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difficile interpretazione. Il nome generico, di antico uso, è di etimologia
incerta: potrebbe riferirsi al mitologico centauro Chirone oppure essere
assonante con il greco 'kéntron' (pungolo) per la forma dei boccioli; il
nome specifico allude alle appendici nerastre delle squame involucrali dei
capolini. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
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Squame con appendice membranosa
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Appendici delle squame involucrali larghe 5-8 mm; fiori roseo-aranciati
Centaurea jacea L. subsp. forojulensis (Poldini) Greuter
Entità appartenente ad un complesso includente numerose sottospecie non
sempre facilmente distinguibili, presenti in tutte le regioni d'Italia salvo
che in Sardegna dal livello del mare alla fascia montana superiore; questa
sottospecie è nota solo per il Friuli. La distribuzione regionale è limitata
ad un'area piuttosto ristretta nella bassa pianura friulana, con pochissime
stazioni nell'alta pianura occidentale. Cresce in vegetazioni erbacee, su
suoli argillosi abbastanza ricchi in composti azotati, con optimum nella
fascia submediterranea. Il nome generico, di antico uso, è di etimologia
incerta: potrebbe riferirsi al mitologico centauro Chirone oppure essere
assonante con il greco 'kéntron' (pungolo) per la forma dei boccioli; il
nome specifico in greco significa 'violetto', quello della sottospecie allude
al Friuli, di cui la pianta è endemica. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Appendici larghe 4-5 mm; fiori purpurei
Centaurea jacea L. subsp. gaudinii (Boiss. & Reut.) Gremli
Entità appartenente ad un complesso includente numerose sottospecie non
sempre facilmente distinguibili, presenti in tutte le regioni d'Italia salvo
che in Sardegna dal livello del mare alla fascia montana superiore. La
distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con lacune
nella porzione più settentrionale del settore alpino, presso le coste friulane
e sul Carso triestino. Cresce nei gramineti e ai margini di boschi e siepi, a
volte in siti disturbati, su suoli argillosi abbastanza ricchi in composti
azotati, con optimum nella fascia submediterranea. Il nome generico, di
antico uso, è di etimologia incerta: potrebbe riferirsi al mitologico
centauro Chirone oppure essere assonante con il greco 'kéntron' (pungolo)
per la forma dei boccioli; il nome specifico in greco significa 'violetto'; la
sottospecie è dedicata al botanico svizzero Jean Gaudin (1766-1833),
pastore a Nyon, autore di una Flora Helvetica. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Fiori ligulati di colore pallido
Erigeron annuus (L.) Desf. subsp. annuus
Specie di origine nordamericana, presente come avventizia in Italia
centro-settentrionale, Abruzzo, Campania e Sicilia, sino alla fascia
montana. Nella nostra regione è diffusa e comune ovunque. Cresce in
vegetazioni ruderali e nelle post-colture, su scarpate, lungo i margini di
strade, in discariche etc., spesso in popolazioni molto numerose. La
subsp.
annuus
è leggermente più mesofila della subsp.
septentrionalis
, ed
è quindi un po' più comune nelle aree più fresche, talvolta entrando anche
nei prati pingui. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe
derivare dal greco 'eri' (presto) e 'gheron' (vecchio) forse per la precoce
produzione dei pappi, oppure dal greco 'eri' (lana) e dal latino 'gerere'
(portare). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
novembre.
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Fiori ligulati di colore intenso
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Capolini 2-5. Foglie un po' carnose
Aster amellus L.