155
Specie delle montagne dell'Europa meridionale, presente in Italia
settentrionale e Toscana (la sua presenza è dubbia in Lazio), dal livello
del mare ai 2400 m circa (a volte anche più in alto). Nella nostra regione
ha distribuzione alpico-carsica estesa all'alta pianura ed ad alcune stazioni
litoranee ove è stata fluitata dai fiumi; in Carso è rara, concentrandosi
nella parte centrale; nelle Alpi gravita nelle pinete, ed è frequente nei
magredi dell'alta pianura friulana; presso Muggia e sui colli arenacei di
Trieste appare spesso assieme al brugo (
Calluna vulgaris
). Cresce in
formazioni aperte su suoli calcarei primitivi ricchi in scheletro e poveri in
humus. Il nome generico deriva dal greco 'eréiko' (rompere), per la
presunta efficacia nello spezzare i calcoli renali, per la fragilità dei rami, o
per la capacità di rompere la roccia con le radici; il nome specifico allude
al colore carnicino dei fiori. Forma biologica: camefita fruticosa (camefita
suffruticosa). Periodo di fioritura: febbraio-giugno.
565
Fiori non rosa. Foglie molli. Piante erbacee
566
566
Foglie (in realtà sono fusti simili a foglie) disposte in fascetti di 3-8
Asparagus officinalis L.
Specie eurimediterranea, in Italia comune lungo tutte le coste della
penisola, nella Pianura Padana e in Sicilia, dal livello del mare ai 600 m
circa. Cresce in prati umidi e paludi, è spesso coltivata negli orti ed
appare anche allo stato subspontaneo. I germogli giovani sono
commestibili previa cottura; dopo il consumo si forma un metilcaptano,
che viene eliminato con le urine, conferendo loro un odore penetrante. Il
decotto di rizoma e radici ha proprietà diuretiche e depurative. Le radici
secche vengono utilizzate per abbassare la pressione sanguigna. I semi
possiedono attività antibiotica. Il nome generico deriva probabilmente
dall'antico persiano 'asparag' (germoglio, punta), oppure dal greco 'speìro'
(semino), che con l'alfa privativo sta ad indicare la facilità di con cui la
pianta si moltiplica per via vegetativa; il nome specifico deriva dal latino
'officina' (officina, farmacia) ed allude al suo antico uso a scopo
medicinale. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
566
Foglie (fusti simili a foglie) disposte in fascetti di 10-30
Asparagus tenuifolius Lam.
Specie pontico-mediterranea presente in quasi tutta Italia, salvo che in
Basilicata e Sardegna, con optimum nella fascia submediterranea. Nella
nostra regione è piuttosto frequente sino alla fascia montana inferiore,
salvo che nelle Alpi; è diffusa e localmente comune in Carso
rarefacendosi nel Monfalconese-Goriziano. Tipica delle boscaglie decidue
aperte, ha l'optimum su substrati calcarei. I germogli giovani sono
commestibili previa cottura; dopo il consumo si forma un metilcaptano,
che viene eliminato con le urine, conferendo loro un odore penetrante. Il
nome generico deriva probabilmente dall'antico persiano 'asparag'
(germoglio, punta), oppure dal greco 'speìro' (semino), che con l'alfa
privativo sta ad indicare la facilità di con cui la pianta si moltiplica per via
vegetativa. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio, luglio-settembre.
567
Infiorescenza ad ombrella semplice (a volte le ombrelle
sono molto contratte e sembrano capolini!). Piante con
odore di aglio
568
567
Infiorescenza non ad ombrella. Piante senza odore di
aglio
573
568
Pianta di ambienti umidi
Allium angulosum L.
Specie eurosiberiana, presente in Italia settentrionale, ma rara, al di sotto
della fascia montana. Cresce in prati umidi. Le cellule intatte di tutti gli
Allium
contengono alliina, un amminoacido inodore che per azione
dell'enzima alliinasi, liberantesi con la rottura del bulbo, si trasforma in
allicina, composto fortemente odoroso; tutte le specie di
Allium
possiedono diverse proprietà medicinali; bulbi e foglie sono commestibili.