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Pianta senza stoloni. Fiori non profumati
Viola hirta L.
Specie eurasiatica presente in tutte le regioni dell'Italia centro-
settentrionale. Nella nostra regione è ampiamente diffusa su tutto il
territorio. Cresce ai margini di boschi, radure, siepi ed in prati
incespugliati, su suoli limoso-argillosi, piuttosto ricchi in composti azotati
e calcio, da neutri a subacidi dal livello del mare alla fascia montana. Il
nome generico, già in uso presso i Romani per designare sia la pianta che
il colore dei petali, deriva da una radice indoeuropea che significa
'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte
specie; il nome specifico allude alla pelosità della pianta. Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
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Piante con stoloni. Fiori profumati
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581
Petali di color viola scuro (o bianco). Stipole largamente ovali. Foglie arrotondate,
ottuse
Viola odorata L.
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia dal livello del mare ai
1200 m circa. Nella nostra regione è diffusa dalla costa alla fascia
montana inferiore con ampie lacune nelle Alpi; in Carso è comune
ovunque. Cresce soprattutto in prossimità di abitati e periferie, ai margini
di boschetti e siepi, su suoli argillosi umiferi e freschi, piuttosto ricchi in
composti azotati. Viene spesso coltivata nei giardini e forma ibridi con
altre specie congeneri. Il nome generico, già in uso presso i Romani per
designare sia la pianta che il colore dei suoi petali, deriva da una radice
indoeuropea che significa 'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i
lunghi rizomi di molte specie; il nome specifico allude ai fiori
profumatissimi. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: febbraio-aprile.
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Petali di color viola chiaro (o bianco). Stipole lineari-lanceolate. Foglie ovali, acute
Viola alba Besser s.l.
Specie dell'Europa meridionale presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale è di tipo tendenzialmente prealpico-carsico, con
numerose stazioni anche nella bassa pianura friulana e nei fondovalle del
settore alpino. È una delle prime piante a fiorire alla fine dell'inverno, ai
margini di boschetti disturbati, robinieti, boschi luminosi, radure, su suoli
argillosi piuttosto freschi, ricchi in calcio e composti azotati dal livello del
mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico, già in uso presso i
Romani per designare sia la pianta che il colore dei suoi petali, deriva da
una radice indoeuropea che significa 'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso',
forse per i lunghi rizomi di molte specie; il nome specifico deriva dal
latino 'albus' (bianco) e allude alla frequente presenza di fiori di colore
bianco. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
febbraio-aprile.
582
Fiori variopinti. Almeno le foglie basali picciolate
583
582
Fiori non variopinti. Foglie tutte sessili
584
583
Petalo inferiore lungo 12-25 mm, sino a 2 volte più lungo del calice
Viola tricolor L. s.l.
Specie a distribuzione eurasiatica, spesso confusa con
V. arvensis
,
presente con due sottospecie in quasi tutta l'Italia continentale, salvo che
in Umbria, Puglia e Calabria, dal livello del mare alla fascia montana
superiore. Cresce in prati, pascoli, arbusteti ed incolti. È una delle specie
da cui è stata ottenuta la viola del pensiero coltivata. Il nome generico, già
in uso presso i Romani per designare sia la pianta che il colore dei suoi
petali, deriva da una radice indoeuropea che significa 'intrecciare',
'flessibile', 'sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte specie; il nome
specifico allude alla corolla variegata. Forma biologica: terofita
scaposa/emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-luglio.