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'anakamptéin' (ripiegare); il nome specifico è di etimologia incerta:
potrebbe derivare dal latino 'morio' (buffone) per le striature del casco che
ricordano il berretto di un giullare o da 'morion', l'elmo dei soldati
spagnoli del XVI secolo. La specie è stata recentemente trasferita al
genere
Anacamptis
sulla base di dati molecolari, prima faceva parte del
genere
Orchis
, che in greco significa 'testicoli', alludendo ai due tuberi
appaiati di grandezza diversa. Dai tuberi di tutte le
Orchis
si ottiene una
specie di farina (salep) ancor oggi purtroppo (sono tutte specie protette!)
utilizzata nei paesi mediterranei, soprattutto in Turchia, sia per
l'alimentazione che a scopi medicinali. Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
591
Sperone chiaramente rivolto verso il basso
592
592
Lobo mediano del labello (petalo inferiore) arrotondato, intero
Anacamptis coriophora (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Syn.:
Orchis coriophora
L. - Orchidea eurimediterranea, è presente in
tutta Italia, dal livello del mare ai 1000 m circa. Nella nostra regione
tende a rarefarsi dalla costa alla montagna; in Carso si concentra nelle
colline arenacee del Muggesano con sporadiche presenze altrove, sempre
con pochi individui. Cresce in praterie da subaride a mesiche, su suoli
mediamente profondi, decalcificati ma ricchi in basi. Il nome generico
deriva dal greco 'anakamptéin' (ripiegare). La specie è stata recentemente
trasferita al genere
Anacamptis
sulla base di dati molecolari, prima faceva
parte del genere
Orchis
, che in greco significa 'testicoli', alludendo ai due
tuberi appaiati di grandezza diversa. Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
592
Lobo mediano del labello da bilobato a bifido
593
593
Lobo mediano del labello bifido; brattee brevissime, squamiformi
Orchis militaris L.
Specie eurasiatica presente in tutte le regioni dell'Italia centro-
settentrionale ed in Abruzzo, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. La distribuzione nella nostra regione comprende quasi tutto il
territorio, con una lacuna nella parte più settentrionale del settore alpino;
in Carso è poco diffusa e piuttosto rara. Cresce in cespuglieti aperti e prati
aridi. Il nome generico in greco significa 'testicoli', alludendo ai due
tuberi appaiati di grandezza diversa; quello specifico allude ai tepali
esterni che sono fusi a formare una specie di elmo che sormonta il labello.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
593
Lobo mediano del labello smarginato o bilobo; brattee
lunghe almeno metà dell'ovario
594
594
Petali esterni ottusi, liberi, rosso-bruni
Neotinea ustulata (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Syn.:
Orchis ustulata
L. - Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutte
le regioni dell'Italia continentale. Nella nostra regione è diffusa dal Carso
e dall'alta pianura sino alla fascia montana inferiore; in Carso è piuttosto
sparsa e rara, e di solito appare con pochi individui. Cresce in prati e
cespuglieti, su suoli piuttosto profondi ed asciutti, umiferi, ricchi in basi
ma talvolta decalcificati e quindi subacidi, dal livello del mare ai 2000 m
circa.. Il genere è dedicato al botanico siciliano V. Tineo (1791-1856); il
nome specifico in latino significa 'bruciacchiata', per il colore scuro dei
fiori ancora in boccio all'apice dell'infiorescenza. La specie è stata
recentemente trasferita al genere
Neotinea
sulla base di dati molecolari,
prima faceva parte del genere
Orchis
, che in greco significa 'testicoli',
alludendo ai due tuberi appaiati di grandezza diversa. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
594
Petali esterni acuti, saldati almeno alla base, rosei
Neotinea tridentata (Scop.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Syn.:
Orchis tridentata
Scop. - Specie eurimediterranea presente in tutte
le regioni d'Italia. Nella nostra regione è diffusa dal Carso e dall'alta