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pianura sino alla fascia montana inferiore; in Carso è molto diffusa e
comune. Cresce con tendenza gregaria in vegetazioni aperte seminaturali
come prati e pascoli aridi, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, sia
calcarei che marnoso-arenacei, dal livello del mare ai 1400 m circa. Il
genere è dedicato al botanico siciliano V. Tineo (1791-1856); il nome
specifico allude al labello con tre lobi acuti. La specie è stata
recentemente trasferita al genere
Neotinea
sulla base di dati molecolari,
prima faceva parte del genere
Orchis
, che in greco significa 'testicoli',
alludendo ai due tuberi appaiati di grandezza diversa. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
595
Foglie non parallelinervie o con nervi indistinti
596
595
Foglie parallelinervie
600
596
Fiori non gialli
597
596
Fiori gialli
598
597
Foglie coperte da peli rigidi, pungenti
Echium vulgare L. subsp. vulgare
Specie eurasiatico-sudeuropea di antica introduzione ai limiti dell'areale,
presente in tutte le regioni d'Italia (con due sottospecie). Nella nostra
regione è diffusa e comune su tutto il territorio, dalla costa alla fascia
montana; in Carso è comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali,
lungo le strade e le ferrovie, nelle discariche, nelle cave, ai margini degli
abitati, su suoli disturbati da ghiaiosi ad argillosi, subaridi, poveri in
composti azotati ed humus. Il nome generico deriva dal greco 'echis'
(biscia) per la forma delle infiorescenze ricurve a mo' di testa di serpe; il
nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune,
diffuso, frequente'. Il botanico fiammingo R. Dodoens (1517-1585)
riporta una leggenda in cui Nicandro e Alcibiade, morsi da una vipera,
guarirono applicando sulla ferita un
Echium
dopo averlo masticato, da cui
deriva il nome italiano 'erba viperina'. Forma biologica: emicriptofita
bienne. Periodo di fioritura: aprile-settembre.
597
Foglie glabre o con peli molli
Polygala comosa Schkuhr
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta l'Italia settentrionale, dal
livello del mare ai 2200 m circa. Nella nostra regione è diffusa dalla costa
ai fondovalle con ampie lacune nelle Alpi; in Carso è abbastanza diffusa
ma non comune. Cresce in prati magri e nelle lande in siti caldi ed
assolati, su suoli da sabbiosi ad argillosi, abbastanza profondi, da neutri a
subacidi, subaridi d'estate. Il nome generico, che in greco significa 'molto
latte', deriva dalla credenza non confermata che la pianta aumentasse la
produzione di latte nel bestiame; il nome specifico deriva dal latino 'coma'
(chioma). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
598
Vessillo (petalo superiore) peloso
Genista sericea Wulfen
Specie endemica illirico-sudest alpina, in Italia presente solo in Trentino-
Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Calabria. La
distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico, e raggiunge la fascia
montana inferiore su versanti rivolti a sud; in Carso è diffusa e localmente
comune. Cresce su crinali esposti al vento, ma anche negli aspetti più
rupestri delle lande, su litosuoli calcarei e nelle spaccature delle rocce, dal
livello del mare agli 800 m circa. Il nome generico, di antico uso, deriva
dalla radice celtica 'gen' che indicava un arbusto, quello specifico allude
alla pelosità sericea della pianta. Forma biologica: camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
598
Vessillo glabro
599
599
Fusti prostrati. Vessillo e carena più o meno paralleli, i loro apici poco distanti
Cytisus pseudoprocumbens Markgr.