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il nome italiano 'consolida'; il nome specifico deriva dal latino 'officina'
(officina, farmacia), per l'uso a scopo medicinale. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Filamenti degli stami con peli violetti
Verbascum chaixii Vill. subsp. chaixii
Entità sudeuropeo-asiatica occidentale, presente con due sottospecie in
quasi tutta l'Italia continentale, salvo che in Valle d'Aosta, Umbria,
Marche e forse Calabria, dal livello del mare ai 1000 m circa. Nella nostra
regione è diffusa dal Carso alle Prealpi ma forse a volte confusa con la
subsp.
austriacum
; in Carso è diffusa e comune. Cresce nelle radure ed
orli di boschi termofili, nei gramineti e nelle lande incespugliate, su suoli
argillosi abbastanza profondi, sia calcarei che marnoso-arenacei, aridi
d'estate. È tossica, soprattutto nei semi, per la presenza di saponine. Il
nome generico, già usato da Plinio, forse deriva dal latino 'barbascum'
(barba), per i filamenti staminali vistosamente pelosi, o molto più
probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti di molte specie.
La specie è dedicata al botanico francese D. Chaix (1730-1799). Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Filamenti degli stami con peli biancastri
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Foglie superiori non decorrenti sul fusto, foglie basali chiaramente picciolate. Fiori
larghi più di 2.5 cm
Verbascum phlomoides L.
Specie eurasiatica, presente in tutta Italia, dal livello del mare ai 1300 m
circa. Nella nostra regione è piuttosto diffusa dalla costa ai fondovalle,
rarefacendosi nella parte nordoccidentale del territorio montano; in Carso
è molto comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali lacunose di
discariche, margini stradali, zone industriali dismesse, periferie urbane, su
suoli da argillosi a sabbiosi, ricchi in calcio e composti azotati, aridi
d'estate. È tossica, soprattutto nei semi (saponine). Il nome generico, già
usato da Plinio, forse deriva dal latino 'barbascum' (barba), per i filamenti
staminali vistosamente pelosi, o molto più probabilmente per la densa
pelosità delle foglie e dei fusti di molte specie. Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie superiori decorrenti sul fusto, foglie basali non od indistintamente picciolate.
Fiori larghi meno di 2.5 cm
Verbascum thapsus L. subsp. thapsus
Specie eurasiatica presente con due sottospecie in tutta Italia dal livello
del mare alla fascia montana. Nella nostra regione è piuttosto diffusa e
comune, ma con lacune nella bassa pianura; in Carso non è molto
frequente. Cresce in vegetazioni ruderali, radure boschive, margini
stradali, insediamenti rurali, su suoli argillosi poveri in calcio e ricchi in
composti azotati, subacidi. La pianta è stata ampiamente usata a scopo
officinale, ma contiene principi tossici, soprattutto nei semi (saponine). Il
nome generico, già usato da Plinio, forse deriva dal latino 'barbascum'
(barba), per i filamenti staminali vistosamente pelosi, o molto più
probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti di molte specie;
il nome specifico è di etimologia incerta. Forma biologica: emicriptofita
bienne. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Pianta con fusti legnosi striscianti al suolo
Dryas octopetala L. subsp. octopetala
Specie artico-alpina, in Italia comune su tutto l'arco alpino, Alpi Apuane,
Appennino Pistoiese, Monti Sibillini, Terminillo, montagne dell'Abruzzo
e del Molise. La distribuzione regionale è estesa a tutte le aree montuose
del Friuli, con diverse stazioni dealpine lungo i greti dei torrenti nell'alta
pianura friulana. Cresce in pascoli pietrosi e sulle rupi, su suoli primitivi
ricchi in scheletro, prevalentemente su substrati calcarei o dolomitici,
dalla fascia montana superiore a quella alpina (nelle stazioni dealpine
anche molto più in basso). Le foglie vengono ancora utilizzate per infusi o
decotti ('the svizzero') contro le infiammazioni e hanno proprietà