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astringenti. Il nome generico deriva dal greco 'drys' (quercia) per la forma
delle foglie, quello specifico allude alla corolla con otto petali. Forma
biologica: camefita reptante. Periodo di fioritura: giugno agosto.
632
Piante erbacee con fusti non striscianti al suolo
633
633
Foglie con una guaina membranosa avvolgente il fusto
634
633
Foglie senza guaina membranosa avvolgente il fusto
637
634
Fiori all'ascella delle foglie
Polygonum arenastrum Boreau subsp. arenastrum
Specie del gruppo di
P. aviculare
a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
ma oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia dal
livello del mare ai 1000 m circa. È comune in tutta la nostra regione,
incluso il Carso. Cresce in vegetazioni ruderali pioniere e lacunose,
spesso calpestate, nelle fessure dei selciati, ai margini di vie, alla base di
muri, in discariche etc. Il nome generico deriva dal greco 'poly' (molti) e
'gony' (nodi), per i fusti nodosi di molte specie. Forma biologica: terofita
reptante. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
634
Fiori disposti in spighe
635
635
Spighe terminali interrotte, con asse arcuato
Persicaria dubia (Stein.) Fourr.
Specie subatlantico-sudeuropea, presente in quasi tutta Italia, salvo che in
Umbria, Molise, Puglia, Basilicata e forse Campania, dalla costa alla
fascia montana inferiore. Nella nostra regione è diffusa, con ampie
lacune; in Carso è poco comune. Cresce in vegetazioni umide e più o
meno disturbate, lungo fossi, ai margini di stagni e viottoli boschivi
umidi, su suoli limoso-argillosi ricchi in composti azotati. Il nome
generico ha etimologia incerta: potrebbe alludere al fatto che molte specie
hanno foglie simili a quelle del pesco (
Prunus persica
) o potrebbe essere
un antico nome medioevale di alcune piante con fusti nodosi. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
635
Spighe terminali dense, con asse diritto
636
636
Guaine fogliari (ocree) pelose, cliato-fimbriate sul bordo, avvolgenti strettamente il
fusto
Persicaria maculosa (L.) Gray
Specie eurasiatica divenuta cosmopolita nelle zone temperate, presente in
tutta Italia dalla costa sino alla fascia montana inferiore. Nella nostra
regione è ampiamente diffusa; in Carso è comune ovunque. Cresce in
ambienti ruderali e vegetazioni disturbate di giardini, fossati, rive di
stagni, discariche, su suoli limoso-argillosi da freschi ad umidi, da neutri
a subacidi, ricchi in composti azotati. Il nome generico ha etimologia
incerta: potrebbe alludere al fatto che molte specie hanno foglie simili a
quelle del pesco (
Prunus persica
) o potrebbe essere un antico nome
medioevale di alcune piante con fusti nodosi; il nome specifico allude alla
caratteristica macchia rossastra a forma di V che spesso è presente sulle
foglie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
ottobre.
636
Guaine fogliari (ocree) glabre, intere o appena ciliate, avvolgenti lassamente il fusto
Persicaria lapathifolia (L.) Delarbre subsp. lapathifolia
Specie eurasiatico-suboceanica presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale copre quasi l'intero territorio al di sotto della
fascia montana superiore. Cresce in vegetazioni disturbate ed in ambienti
ruderali, lungo rive e fossi, nei coltivi, su suoli da argillosi a fangosi, da
freschi ad umidi, ricchi in composti azotati. Il nome generico ha
etimologia incerta: potrebbe alludere al fatto che molte specie hanno
foglie simili a quelle del pesco (
Prunus persica
) o potrebbe essere un
antico nome medioevale di alcune piante con fusti nodosi; il nome
specifico, dal greco 'lapáthon' (romice) e dal latino 'folium' (foglia),