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paratesticolari di alcuni mammiferi, usate per produrre profumi sin da
tempi antichissimi; il nome specifico in greco significa 'simile ad un
grappolo'. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-
maggio.
642
Foglie numerose, più di 5, più lunghe del fusto
Muscari neglectum Guss. ex Ten.
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia salvo forse che in
Sardegna al di sotto della fascia montana inferiore. Nella nostra regione è
concentrata nella parte meridionale; in Carso è piuttosto diffusa e
comune. Cresce in vegetazioni arvensi, talvolta nei prati più caldi, su
suoli calcarei o limoso-argillosi piuttosto profondi, subaridi d'estate. I
bulbi sono commestibili previa cottura. Il nome generico potrebbe
derivare dal sanscrito 'mushka' (testicolo), a causa della forma dei bulbi o
dell'odore muschiato dei fiori; il termine 'odore muschiato' non ha nulla a
che vedere con i muschi: significa simile a quello delle ghiandole
paratesticolari di alcuni mammiferi, usate per produrre profumi sin da
tempi antichissimi. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
marzo-giugno.
643
Foglie molto più lunghe che larghe, lanceolate o lineari
644
643
Foglie con lamina ovata o ellittica, 1.2-2.5(-4) volte più
lunga che larga
647
644
Foglie lineari, più strette di 5 mm
Plantago holosteum Scop.
Specie mediterranea, presente in quasi tutta l'Italia continentale, salvo che
in Valle d'Aosta, Piemonte e forse Emilia-Romagna. Nella nostra regione
è diffusa dal Carso all'alto Friuli e Prealpi, più rara nelle Alpi sino alla
fascia montana inferiore; in Carso è comune ovunque. Cresce in gramineti
e lande sassose, su suoli di preferenza calcarei, ma anche marnoso-
arenacei purché ricchi in basi, poveri in composti azotati, aridi d'estate. Il
nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più
comuni crescono in ambienti calpestati. Forma biologica: emicriptofita
rosulata/camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
644
Foglie più larghe di 5 mm
645
645
Radice principale divisa in radici secondarie sottili, capillari e contorte. Pianta di luoghi
disturbati e di prati pingui
Plantago lanceolata L.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana. Nella nostra regione, Carso incluso, è comune. Cresce in
vegetazioni erbacee seminaturali, nei prati da sfalcio, ma anche lungo
strade e nei coltivi, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, ricchi in
composti azotati. Per la presenza di aucubina la pianta è efficace contro le
punture degli insetti. Il nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei
piedi): le specie più comuni crescono in ambienti calpestati, il nome
specifico allude alla forma delle foglie. Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
645
Radice principale divisa in radici secondarie grosse (sino
a 1 mm) e diritte, più o meno parallele. Piante di luoghi
molto umidi o molto aridi
646
646
Pianta di luoghi umidi. Foglie glabre. Fusto solcato anche in basso. Brattee lunghe più
di 5 mm
Plantago altissima L.
Specie con areale esteso dall'Italia settentrionale alla regione Pannonica,
in Italia presente in tutte le regioni del Nord salvo che in Piemonte e Valle
d'Aosta, ed in Campania. La distribuzione regionale si estende, con
qualche lacuna, dalle aree umide del Carso triestino (ove la specie non è
frequente) alla pianura friulana, con alcune stazioni sparse nei fondovalle
dei settori prealpino ed alpino. Cresce in prati umidi, spesso anche in