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ambienti salmastri lungo le coste, al di sotto della fascia montana
inferiore. Il nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi)
alludendo al fatto che le specie più comuni crescono in ambienti
calpestati. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
maggio-ottobre.
646
Pianta di luoghi aridi. Foglie pelose. Fusto solcato solo in alto. Brattee lunghe meno di 5
mm
Plantago argentea Chaix subsp. liburnica Ravnik
Specie illirico-nordadriatica, presente in Italia solo in Friuli Venezia
Giulia, ove ha distribuzione prealpico-carsica estesa all'alta pianura, con
rare stazioni nelle Alpi fino alla fascia montana inferiore; in Carso è
comune ovunque. Cresce nella landa carsica, nelle formazioni magredili,
in prati aridi, su suoli calcarei ricchi in scheletro e subaridi d'estate. Il
nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più
comuni crescono in ambienti calpestati. Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Foglie glabre o con peli sparsi. Spighe spesso interrotte alla base. Stami con filamenti
superanti la corolla di 2-2.5 mm ed antere giallognole
Plantago major L. subsp. major
Specie eurosiberiana oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutta Italia
dal livello del mare sino alla fascia montana superiore. Nella nostra
regione, Carso incluso, è comune. Cresce in vegetazioni erbacee
seminaturali e soprattutto in ambienti ruderali calpestati, su suoli limoso-
argillosi abbastanza freschi in profondità e ricchi in composti azotati. Il
nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più
comuni crescono in ambienti calpestati. Per la presenza di aucubina la
pianta è efficace contro le punture degli insetti; le foglie giovani possono
essere aggiunte ad altre erbe per insalate. Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
647
Foglie vellutate. Spighe densissime sino alla base. Filamenti staminali superanti la
corolla di 4-8 mm ed antere rosa
Plantago media L. subsp. media
Specie eurosiberiana presente in tutta l'Italia continentale dal livello del
mare sino alla fascia montana superiore. Nella nostra regione è
ampiamente diffusa; in Carso è comune ovunque. Cresce in gramineti e
lande, su suoli argillosi abbastanza profondi, umiferi, piuttosto ricchi in
composti azotati, da neutri a subacidi. Al contrario di altre specie di
Plantago
, questa viene spesso impollinata dagli insetti. Il nome generico
deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono
in ambienti calpestati. Per la presenza di aucubina la pianta è efficace
contro le punture degli insetti. Le foglie giovani sono commestibili in
insalata. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
648
Fiori più larghi di 5 cm. Frutto secco e coperto di spine
Datura stramonium L. subsp. stramonium
Lo stramonio è una specie di origine centro-nordamericana oggi molto
diffusa nelle zone temperato-calde, presente in tutta Italia come
avventizia, dal livello del mare ai 900 m circa (a volte anche più in alto,
fino ai 1350 m). Nella nostra regione è concentrato nella parte
meridionale, con poche e sporadiche penetrazioni nei fondovalle alpini; in
Carso è diffuso e localmente comune. Cresce in ambienti ruderali:
macerie e discariche, cantieri edili, coltivi e vigneti di primo impianto, su
suoli da primitivi ad argillosi, ricchi in composti azotati, con specie
fugaci. Tutta la pianta, soprattutto i semi, è velenosa (alcaloidi). Il nome
generico deriva da quello della pianta in indostano (dhatúra), quello