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specifico deriva dal greco 'strýkhnos' (amaro, acre) e 'manikón' (maniaco)
ed allude agli effetti tossici della pianta. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
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Fiori più stretti di 5 cm. Frutto di aspetto diverso
649
649
Petali 4
650
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Petali 5 o più
651
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Capsula sferica, non appiattito-compressa, non o poco smarginata
Veronica hederifolia L. subsp. hederifolia
Entità eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
comune ovunque. Cresce soprattutto in vegetazioni segetali lacunose di
coltivi e vigneti, ma è spesso sporadica anche ai margini di strade, muri e
scarpate, su suoli argillosi freschi ed umiferi, neutri. Il nome generico è di
etimologia molto incerta: secondo alcuni deriva dalla leggenda della
Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con un fazzoletto prima
della crocifissione, alludendo alle venature più scure nella corolla presto
caduca di alcune specie o al fatto che molte specie fioriscono
precocemente, durante la settimana santa, altri invece pensano che sia
legato a Santa Veronica da Binasco (1445-1497); quello specifico allude
alle foglie lobate vagamente simili a quelle dell'edera. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-maggio.
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Capsula appiattito-compressa, smarginata e cuoriforme all'apice
Veronica persica Poir.
Specie proveniente dall'Asia occidentale ed oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutta Italia sino alla fascia montana inferiore.
Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è comune ovunque.
Cresce nei coltivi, soprattutto vigneti, ma anche in discariche, margini
stradali, aiuole, giardini, vialetti inghiaiati, su suoli argillosi poco umiferi,
freschi, ricchi in calcio ed in composti azotati. Il nome generico è di
etimologia molto incerta: secondo alcuni deriva dalla leggenda della
Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con un fazzoletto prima
della crocifissione, alludendo alle venature più scure nella corolla presto
caduca di alcune specie o al fatto che molte specie fioriscono
precocemente, durante la settimana santa, altri invece pensano che sia
legato a Santa Veronica da Binasco (1445-1497); il nome specifico allude
alla Persia. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
gennaio-dicembre.
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Petali 6
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651
Petali 5
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Fusto angoloso. Fiori isolati o raramente a gruppi di 2
Polygonatum odoratum (Mill.) Druce
Specie eurasiatica presente in tutta Italia salvo che in Puglia, dalla fascia
submediterranea a quella montana. Nella nostra regione è diffusa, con
ampie lacune nella bassa pianura; in Carso è diffusa ma con lacune nelle
zone marnoso-arenacee. Cresce negli orli di boschi termofili aperti e nelle
siepi, a volte anche in lande rupestri in via di incespugliamento, su suoli
carbonatici argillosi, non molto profondi e ricchi in scheletro, subaridi
d'estate. Tutte le parti della pianta e specialmente i frutti contengono
saponine che le rendono velenose. Il nome generico deriva dal greco
'poly' (molti) e 'gonía' (nodi), per la forma del rizoma o del fusto. Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fusto cilindrico. Fiori di solito in gruppi di 3-5
Polygonatum multiflorum (L.) All.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia dalla fascia submediterranea a
quella montana. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
localizzata nelle doline e non comune. Cresce in boschi mesofili di
carpino bianco e cerro oppure in faggete termofile, su suoli argillosi