179
dubbia in Emilia-Romagna e Molise, e non è stata ritrovata in tempi
recenti in Toscana e Campania), dal livello del mare ai 1900 m circa.
Nella nostra regione è rara ed incostante; in Carso è sparsa, rara ed in
forte regresso, con molte segnalazioni storiche non confermate. Cresce in
vegetazioni ruderali lungo strade secondarie, su muri, in coltivi
abbandonati, su suoli ghiaioso-sabbiosi aridi d'estate, ricchi in composti
azotati, da neutri a subacidi. Il nome generico, il diminutuvo di 'lappa'
(lappola) era già usato da Virgilio e Plinio; il nome specifico in latino
significa 'coperto di pustole'. Forma biologica: terofita scaposa
(emicriptofita bienne). Periodo di fioritura: giugno-settembre.
657
Frutti non coperti da spine
658
658
Calice con peli di due tipi: alcuni grossi e setolosi, altri molto più brevi e delicati (lente!)
Myosotis arvensis (L.) Hill subsp. arvensis
Specie eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana (a volte anche più in alto, sino a più di 2000 m). Nella nostra
regione è diffusa; in Carso è solo localmente comune. Cresce in
vegetazioni disturbate: coltivi, aiuole, scarpate, su suoli argillosi piuttosto
freschi, ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico deriva dal
greco 'mys-myos' (topo) e 'ous-otos' (orecchio), per la forma delle foglie;
il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Quello volgare
'nontiscordardimé' risale almeno al XV secolo e ricorda la tradizione per
cui gli amanti si scambiavano un mazzolino di fiori prima di separarsi.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
658
Calice con peli dello stesso aspetto e lunghezza, diritti, appressati, e rivolti verso l'apice
dei sepali (lente!)
Myosotis scorpioides L. subsp. scorpioides
Specie eurasiatica presente in quasi tutta l'Italia continentale (manca in
Puglia e Calabria e non è stata ancora riportata per l'Emilia-Romagna) dal
livello del mare a 2000 m circa. Cresce in paludi, prati umidi o inondati, a
volte sommersa in acque lente. Il nome generico deriva dal greco 'mys-
myos' (topo) e 'ous-otos' (orecchio), per la forma e pelosità delle foglie,
quello specifico allude all'infiorescenza che a volte si curva all'estremità
assumendo l'aspetto di una coda di scorpione. Il nome volgare
'nontiscordardimé' risale almeno al XV secolo e ricorda la tradizione per
cui gli amanti si scambiavano un mazzolino di fiori prima di separarsi.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
ottobre.
659
Fiori roseo-violetti, terminati da 5 piccoli denti. Frutto diverso da una capsula
Symphytum officinale L.
Specie europeo-caucasica presente in quasi tutta Italia, salvo che in Puglia
e forse Calabria (avventizia nelle Marche), al di sotto della fascia
montana. Nella nostra regione è diffusa sino alla fascia montana inferiore
ove è più rara; in Carso ha la distribuzione bicentrica di altre specie
igrofile (Isontino e Muggesano) estesa alla parte centrale per la presenza
di stagni. Cresce in ambienti umidi a volte disturbati lungo corsi d'acqua,
fossi e canali, su suoli limoso-argillosi profondi, subneutri. La pianta
contiene alcaloidi epatotossici e potenzialmente cancerogeni
(pirrolizidina). Il nome generico deriva dal greco 'symphuò' (unisco), per
l'antica credenza che la pianta potesse rinsaldare le ossa fratturate, da cui
il nome italiano 'consolida'; il nome specifico deriva dal latino 'officina'
(officina, farmacia), per l'uso a scopo medicinale. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
659
Fiori azzurri, terminati da 5 lobi triangolari. Frutto a
capsula
660
660
Fiori tutti addensati all'apice del fusto
Campanula glomerata L.
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta l'Italia continentale sino
alla fascia montana. È diffusa in tutta la nostra regione sino alla fascia
montana; in Carso è presente ovunque ma è solo localmente comune.