Pagina 32 - Magredi_book_ita

Versione HTML di base

32
88
Pianta con fiori, riproducentesi per mezzo di semi. Fusti lisci, non divisi in articoli
Eleocharis palustris (L.) Roem. & Schult. subsp. palustris
Specie eurasiatica presente in tutta Italia, dal livello del mare ai 1600 m
circa. Nella nostra regione è diffusa, con ampie lacune, dalla costa alla
fascia montana superiore; in Carso è sparsa e molto rara, salvo che nei
pochi ambienti umidi. Cresce lungo i corsi d'acqua e nella zona
d'interramento degli stagni, su suoli fangosi periodicamente sommersi,
ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico deriva dal greco
'helodes' (palude) e 'charis' (ornamento). Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
88
Piante senza veri fiori, riproducentisi per mezzo di spore.
Fusti scanalati, divisi in articoli, con una guaina dentata
alla base di ciascun articolo
89
89
Fusti verdi terminanti con uno sporangio, ramificati sin dalla base
Equisetum ramosissimum Desf. subsp. ramosissimum
Specie subcosmopolita con tendenza sudeuropeo-continentale, presente in
tutta Italia, dal livello del mare a circa 1500 m. Nella nostra regione è
concentrata nella parte planiziale, con ampie penetrazioni lungo i
fondovalle delle Alpi. Cresce sia in ambienti umidi come margini di fossi,
rive di corsi d'acqua, che in ambienti aridi quali massicciate ferroviarie,
basi di muri e lungo le vie, tendendo a formare popolamenti
monospecifici con comportamento pioniero. Il nome generico deriva dal
latino 'equus' (cavallo) e 'seta' (pelo), e significa 'coda di cavallo'. Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: maggio-
settembre.
89
Fusti verdi non terminati da uno sporangio, semplici
90
90
Guaine con 8-12 denti. Fusti alati, alti 1-5 dm, larghi 1-5 mm, con cavità interna
ristretta
Equisetum arvense L.
Specie circumboreale presente in tutte le regioni d'Italia dalla costa alla
fascia montana. È diffusa in tutta la nostra regione; in Carso ha la
distribuzione tendenzialmente bicentrica di molte specie igrofile,
concentrata in due nuclei nell'Isontino e nel Muggesano con collegamenti
dovuti alla presenza di stagni carsici. Cresce come pioniera lungo fossi,
canali e stagni, ma anche in coltivi, purché con suoli argillosi umidi. Per
l'alto contenuto in silice era usata per lucidare oggetti in metallo. Il nome
generico deriva dal latino 'equus' (cavallo) e 'seta' (pelo), e significa 'coda
di cavallo'; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: marzo-maggio.
90
Guaine con 20-30 denti. Fusti alti 5-20 dm, larghi 1-2 cm, a forma di tubo con cavità
larga
Equisetum telmateia Ehrh.
Specie subatlantico-sudeuropea presente anche in Asia occidentale,
presente in tutta Italia, dal livello del mare a circa 1500 m. Nella nostra
regione è diffusa con ampie lacune dalle coste alla fascia montana
inferiore; in Carso ha la distribuzione tendenzialmente bicentrica di altre
specie igrofile, concentrandosi nell'Isontino e nel Muggesano con
collegamenti dovuti alla presenza di stagni carsici. Cresce in dense
popolazioni lungo fossi, canali e stagni, ai margini ombreggiati di siepi e
boschetti umidi in tutta Italia. Per l'alto contenuto in silice era usata per
lucidare oggetti in metallo. Il nome generico deriva dal latino 'equus'
(cavallo) e 'seta' (pelo), e significa 'coda di cavallo'; il nome specifico
deriva dalla radice greca 'telma' che significa 'palude'. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: marzo-maggio.
91
Foglie opposte
92
91
Foglie non opposte (alterne, verticillate, o tutte basali)
213