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Specie dell'Europa meridionale diffusa in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale si estende dalle coste sino ai fondovalle del settore
alpino, con lacune nei distretti prealpino ed alpino; in Carso è
comunissima ovunque. Cresce in vegetazioni erbacee seminaturali da cui
passa a stazioni disturbate lungo le vie e presso gli abitati, su suoli più o
meno argillosi, solitamente carbonatici, subaridi d'estate, dal livello del
mare sino alla fascia montana inferiore. Il nome generico deriva
dall'antico uso contro la scabbia. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-settembre.
102
Calice con reste più lunghe di 2.5 mm; foglie superiori 1-2 pennato-sette, con lacinie
larghe 1-8 mm o più
Scabiosa columbaria L. subsp. columbaria
Specie eurasiatica presente, con due sottospecie, in quasi tutta l'Italia
continentale, dal livello del mare a circa 1500 m. La distribuzione
regionale dell'aggregato copre quasi tutto il territorio, dalla costa al settore
alpino. Cresce in prati e pascoli aridi, cenosi erbacee di macereti e
versanti erosi, incolti, radure e bordi boschivi. Il nome generico deriva
dall'antico uso contro la scabbia. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
103
Capolini più brevi di 8 mm, disposti in infiorescenze allungate. Foglie fortemente
odorose
Ambrosia artemisiifolia L.
Specie di origine nordamericana, presente come avventizia, con ampie
lacune, nelle regioni dell'Italia continentale, in cui sembra essere stata
introdotta nel secondo dopoguerra. La distribuzione regionale si estende
dal Carso e dalle coste friulane sino ai fondovalle del settore alpino
meridionale; in Carso è divenuta frequentissima negli ultimi decenni. È
una pianta pioniera effimera favorita da ghiaie superficiali, che si instaura
su terreni smossi nei cantieri e lungo le strade; colonizza anche i greti dei
torrenti, dal livello del mare sino alla fascia montana inferiore. È una
delle più pericolose piante allergeniche: ogni esemplare può produrre più
di un miliardo di granuli pollinici. Il nome generico è quello del cibo
degli dei nella mitologia classica, anche se le specie di questo genere non
sono commestibili; il nome specifico allude alla somiglianza delle foglie
con quelle di alcune specie di
Artemisia
. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
103
Capolini più lunghi di 8 mm, non disposti in infiorescenze
allungate. Foglie non odorose
104
104
Foglie 2-4-pennate
Bidens bipinnatus L.
Specie di origine nordamericana, presente come avventizia in quasi tutte
le regioni d'Italia (non ancora segnalata per Sardegna, Marche e
Basilicata). La distribuzione regionale si estende dal Carso triestino alla
pianura friulana, con una lacuna presso le coste. Cresce in ambienti
disturbati, negli incolti e negli orti, su suoli piuttosto ricchi di composti
azotati, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva
dal latino 'bis' (due) e 'dens' (dente), ed allude all'apice bidentato dei frutti
di alcune specie; il nome specifico si riferisce alle foglie due volte
pennato-sette. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-settembre.
104
Foglie semplicemente pennate
Bidens frondosus L.