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proprietà medicinali di molte specie. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie basali imparipennate, con 3-13 coppie di foglioline
Valeriana officinalis L.
Specie europea, presente in quasi tutta Italia dal livello del mare a circa
1400 m, raramente anche più in alto. La distribuzione regionale copre
tutto il territorio sino alla fascia montana. Cresce in luoghi umidi, boschi
e radure. Uno dei nomi comuni, 'erba dei gatti', deriva dal fatto che la
pianta fresca esercita una forte attrazione sui gatti ed è forse questo il
motivo per cui, pur essendo decorativa, la si incontra raramente nei
giardini. Tutte le specie di valeriana contengono olii essenziali e alcaloidi.
Si usa la radice della pianta che però ha un odore sgradevole. Possiede
proprietà sedative e calmanti, favorendo il sonno. Il nome generico deriva
dal latino 'valere' (vigoroso, sano); il nome specifico deriva dal latino
'officina' (officina, farmacia) ed allude al suo uso a scopo medicinale.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-
luglio.
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Fusti volubili (pianta lianosa)
Humulus lupulus L.
Il luppolo è una specie eurasiatico-nordamericana presente in tutta Italia,
dal livello del mare ai 1200 m circa. Nella nostra regione è diffusa e
localmente comune dalla costa ai fondovalle; in Carso è abbastanza
comune ma solo localmente abbondante. Originaria di boschi alluvionali
periodicamente inondati, si è trasferita in siti ruderali su suoli limoso-
argillosi freschi e piuttosto profondi, ricchi in composti azotati. I fiori, sia
femminili che maschili, sono utilizzati nel processo della produzione della
birra, a cui il luppolo conferisce il tipico aroma. I getti giovani vengono
utilizzati come gli asparagi per condire risotti e frittate. Il nome generico
deriva da quello altogermanico della pianta (Humel), utilizzata per la
produzione della birra; quello specifico è di significato incerto. Forma
biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Fusti non volubili
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Piante spinose o urticanti
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Piante non spinose né urticanti
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Foglie senza picciolo. Pianta spinosa. Fiori con petali, riuniti in capolini
Dipsacus fullonum L.
Specie eurimediterranea, presente in tutta Italia, dal livello del mare ai
1400 m circa. Nella nostra regione è concentrata in pianura con singole
stazioni nei fondovalle delle Alpi; in Carso è diffusa ma non molto
comune. Cresce in vegetazioni ruderali lungo le strade, in discariche e
coltivi abbandonati, su suoli limoso-argillosi neutro-basici, piuttosto
freschi e ricchi in composti azotati. La pianta è stata utilizzata nella
lavorazione della lana fin dai tempi degli Egizi e fu ampiamente coltivata
nel Casentino ove i 'garzi' vengono ancora oggi usati nella lavorazione del
tradizionale 'Panno del Casentino', per ottenere il tipico 'ricciolo'. Il nome
generico deriva dal greco 'dipsa' (sete), per le foglie concresciute in basso
a formare una cisterna in cui si accumula l'acqua piovana; il nome
specifico deriva da quello del luogo ove nel medioevo si effettuava il
finissaggio delle stoffe (fullonica). Forma biologica: emicriptofita bienne
(terofita scaposa). Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Foglie picciolate. Pianta urticante. Fiori senza petali, non riuniti in capolini
Urtica dioica L. subsp. pubescens (Ledeb.) Domin
L'ortica comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatica
comunissima in tutte le regioni d'Italia. Nella nostra regione, Carso
incluso, è comunissima in tutto il territorio. Origina dalle schiarite di
boschi freschi visitate da grandi mammiferi (depositi di urina), da cui è
passata a vegetazioni ruderali nitrofile su suoli limoso-argillosi freschi,
molto ricchi in composti azotati, dalla costa alla fascia subalpina. Le