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Specie eurasiatica presente in tutta l'Italia continentale, dal livello del
mare ai 2000 m circa. Nella nostra regione è diffusa dal Carso alla fascia
subalpina con ampie lacune nella bassa pianura; in Carso non è molto
comune. Cresce ai margini e nelle radure dei boschi, su suoli limoso-
argillosi piuttosto poveri in composti azotati, da neutri a subacidi,
alternativamente freschi e subaridi. La specie è impollinata
prevalentemente da farfalle notturne, il che spiega il lungo sperone e
l'aspetto poco appariscente dei fiori. Il nome generico, dal greco 'platys'
(largo) ed 'antherôs' (antere) allude alla forma allargata del pollinario,
quello specifico al fatto che spesso (ma non sempre) la pianta presenta
due sole foglie. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
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Corolla almeno in parte roseo-violetta con petali fusi tra
loro. Calice presente. Foglie tutte più strette di 1 cm
130
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Peduncoli fruttiferi di (5)8-20 mm. Corolla di 6-9 mm. Capsula ovoide di ca. 3 x 5 mm
Chaenorhinum minus (L.) Lange subsp. minus
Specie eurimediterranea di antica introduzione nella parte settentrionale
dell'areale, presente in tutta Italia con diverse sottospecie, dal livello del
mare a 1200 m circa, raramente anche più in alto. Nella nostra regione è
diffusa un po' ovunque, sino alla fascia montana inferiore; in Carso è
piuttosto comune. Cresce in vegetazioni pioniere di siti disturbati e sui
ghiaioni, su suoli carbonatici primitivi. Il nome generico deriva dal greco,
ed allude al brevissimo sperone (naso) dei fiori. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-ottobre.
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Peduncoli fruttiferi di 3-8 mm. Corolla di 4-6 mm. Capsula subsferica
Chaenorhinum minus (L.) Lange subsp. litorale (Willd.) Hayek
Specie originariamente endemica delle coste adriatiche, diffusasi poi sino
all'Europa centrale. In Italia è presente in Veneto, Friuli Venezia Giulia,
Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Nella nostra regione ha
distribuzione meridionale; in Carso è diffusa ma non molto comune.
Cresce in vegetazioni disturbate ai margini di strade e massicciate
ferroviarie, lungo i sentieri, in pratelli aridi, su suoli calcarei ricchi in
scheletro. Il nome generico deriva dal greco, ed allude al brevissimo
sperone (naso) dei fiori. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-ottobre.
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Foglie 2, chiaramente parallelinervie
Listera ovata (L.) R. Br.
Specie eurasiatico-temperata presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale si estende su tutto il territorio; in Carso è molto
diffusa ma non comune. Cresce in boschi ombrosi, su suoli limoso-
argillosi piuttosto profondi e ricchi in composti azotati, da neutri a
subacidi, freschi ma esposti a siccità estiva, dal livello del mare sino alla
fascia montana. Il nome generico è dedicato al medico inglese M. Lister
(1638-1712), il nome specifico allude alla forma delle foglie. Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie più di 2, non chiaramente parallelinervie
132
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Fiori gialli, giallastri o biancastri
133
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Fiori di altro colore
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Foglie grigio-pelose di sotto. Corolla con il solo labbro inferiore ben sviluppato
Teucrium montanum L.
Specie dell'Europa meridionale presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale si estende dalla pianura al settore alpino, con
ampie lacune in pianura; in Carso è comune quasi ovunque. Cresce in
prati aridi e pietraie, su suoli sassosi e poco profondi, per lo più calcarei,