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Carso è piuttosto rara e limitata alla parte sudorientale più alta. Cresce in
gramineti e lande, su suoli calcarei piuttosto freschi e profondi, neutro-
basici, poco umiferi. È debolmente velenosa per la presenza di aucubina.
Le piante di questo genere sono emiparassite (parzialmente parassite) e
ottengono alcuni elementi minerali dalla pianta ospite; a differenza delle
piante totalmente parassite, possiedono radici e foglie verdi e possono
anche sopravvivere per conto proprio. Il nome generico deriva dal greco,
e significa 'fiore nasuto'; la specie è dedicata al botanico R. Pampanini
(1875-1949), autore di una flora del Cadore. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
137
Corolla con il solo labbro inferiore ben sviluppato
138
137
Corolla bilabiata o con il solo labbro superiore ben
sviluppato
140
138
Fiori roseo-violetti. Pianta legnosa alla base
Teucrium chamaedrys L. subsp. chamaedrys
Specie submediterranea presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale è estesa, con pochissime lacune nella bassa
pianura friulana, a tutto il territorio; in Carso è comune quasi ovunque.
Cresce in boschi molto aperti, in prati aridi e nelle lande, su suoli argillosi
sciolti e ricchi in scheletro, subaridi, da basici a subacidi, dal livello del
mare alla fascia montana. La pianta è debolmente tossica in tutte le sue
parti, anche se a volte è utilizzata per le sue proprietà amaricanti, aperitive
e digestive. Il nome generico ricorderebbe Teucro, primo re di Troia, che
secondo la leggenda avrebbe diffuso le virtù medicinali di alcune specie;
il nome specifico in greco significa 'piccola quercia' ed allude alla forma
delle foglie, un po' simili a quelle delle querce. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
138
Fiori blu-violetti. Piante erbacee
139
139
Fusto peloso tutt'attorno nella metà superiore. Pianta senza stoloni
Ajuga genevensis L.
Specie eurasiatica presente in tutta l'Italia continentale salvo che in
Molise, Basilicata e forse Calabria (da lungo tempo non ritrovata in
Campania), dal livello del mare a 1800 m circa. Nella nostra regione la
specie ha un'ampia distribuzione; diffusa in tutto il Carso, è però molto
meno comune di
A. reptans
. Cresce in vegetazioni ruderali, più raramente
in gramineti, su suoli per lo più calcarei, subaridi, non molto ricchi in
composti azotati. Il nome generico forse deriva dal latino 'abigere'
(togliere via, abortire), per l'uso nella medicina popolare, il nome
specifico si riferisce alla città di Ginevra. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
139
Fusto peloso su facce opposte nella metà superiore. Pianta con lunghi stoloni
Ajuga reptans L.
Specie europea presente in tutta Italia sino alla fascia montana, forse
originaria dalle radure dei boschi mesofili. È diffusa in tutta la nostra
regione; in Carso è comune ovunque. Essendo in grado di riprodursi
vegetativamente per stoloni è oggi comunissima in ambienti disturbati
come parchi, giardini ed aiuole ove l'influenza dell'uomo ha eliminato le
specie concorrenti. Cresce in boschi di latifoglie e prati stabili, su suoli
argillosi piuttosto freschi ed abbastanza ricchi in composti azotati. Un
tempo era usata per curare le ferite. Il nome generico forse deriva dal
latino 'abigere' (togliere via, abortire), per l'uso nella medicina popolare; il
nome specifico in latino significa 'strisciante', ed allude ai lunghi stoloni.
Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura: aprile-
giugno (gennaio-marzo in Sicilia).
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Fiori a forma di botticella, peduncolati, disposti in lunghi racemi senza foglie. Frutto a
capsula
Scrophularia nodosa L.