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emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Infiorescenze ovate, più brevi di 10 cm. Stami 4
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Corolla più breve di 20 mm, con tubo diritto. Infiorescenza avvolta da due foglie
normali appressate a due brattee
Prunella vulgaris L. subsp. vulgaris
Specie eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutta Italia,
dal livello del mare ai 2000 m circa. Nella nostra regione è diffusa dalla
costa alla fascia subalpina ma progressivamente meno comune verso
l'alto; in Carso è comune ovunque. Cresce nei prati pingui ed in
vegetazioni disturbate di parchi, giardini, aiuole, su suoli limoso-argillosi
freschi ed umiferi, ricchi in composti azotati, subneutri. L'etimologia del
nome generico è incerta: alcuni la fanno derivare da una antica voce
tedesca 'Breune' o 'Braune' (angina o tonsillite) altri da 'bruno' per il
colore bruniccio dei fiori quando l'infiorescenza appassisce; il nome
specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso,
frequente'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-ottobre.
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Corolla più lunga di 20 mm, con tubo piegato verso l'alto. Infiorescenza avvolta solo da
due brattee, con foglie distanziate di almeno 1-2 cm da queste
Prunella grandiflora (L.) Scholler
Specie a gravitazione mediterraneo-montana, presente in Italia
settentrionale, dai 200 ai 2400 m circa. Nella nostra regione è diffusa sino
alla fascia subalpina con ampie lacune in pianura; in Carso è sparsa e rara.
Cresce in vegetazioni erbacee e lande rupestri, in montagna anche nei
pascoli subalpini, su suoli calcarei poco profondi e ricchi in scheletro.
L'etimologia del nome generico è incerta: alcuni la fanno derivare da una
antica voce tedesca 'Breune' o 'Braune' (angina o tonsillite) altri da 'bruno'
per il colore bruniccio dei fiori quando l'infiorescenza appassisce. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Labbro inferiore della corolla con 2 papille coniche alla
base
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Labbro inferiore senza papille coniche
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Foglie non lineari, meno di 5 volte più lunghe che larghe. Fusto ingrossato sotto ai nodi
Galeopsis tetrahit L.
Specie eurasiatica presente in tutta l'Italia continentale, salvo che in
Puglia, dal livello del mare a circa 2000 m. Nella nostra regione è
abbastanza diffusa e comune soprattutto in montagna; in Carso è sparsa e
rara. Cresce in vegetazioni disturbate nei campi, lungo le vie poderali, in
radure di boschi e nelle siepi, su suoli argillosi sciolti e ricchi in scheletro,
piuttosto freschi e ricchi in composti azotati. Il nome generico creato da
Linneo deriva dal greco 'galè' (donnola) e 'òpsis' (aspetto), cioè fiori con
aspetto di donnola', a causa del caratteristico profilo dei fiori. Sembra
assurdo a chi non ha mai visto una donnola, ma Linneo ne vedeva molte
in Svezia. Basta confrontare due profili: quello dei fiori di
Galeopsis
con
quello delle donnole, per comprendere il nome proposto da Linneo. Il
nome specifico è quello medievale per una pianta medicinale. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Foglie lineari, almeno 5 volte più lunghe che larghe. Fusto non ingrossato sotto ai nodi
Galeopsis angustifolia Ehrh. ex Hoffm. subsp. angustifolia
Specie mediterranea-settentrionale, presente in quasi tutta l'Italia