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settembre.
189
Fiori più stretti di 1 cm. Petali bidentati
190
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Fiori più larghi di 1 cm. Petali dentellati o profondamente
sfrangiati
192
190
Foglie più larghe di 1 mm. Calice senza bratteole formanti un calicetto
Gypsophila repens L.
Specie delle montagne dell'Europa meridionale, in Italia presente sulle
Alpi, sulle Alpi Apuane e sull'Appennino Marchigiano. La distribuzione
regionale è estesa a tutte le aree montagnose del Friuli, con diverse
stazioni dealpine lungo i greti dei torrenti dell'alta pianura friulana e
dell'Isontino. Cresce in luoghi sassosi, macereti, rupi e detriti, in ambienti
assolati e su suoli ricchi in scheletro calcareo, dalla fascia montana a
quella alpina (nelle stazioni dealpine anche più in basso). Il nome
generico deriva dal greco 'gypsos' (gesso) e 'philos' (amante), quello
specifico in latino significa 'strisciante'. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
190
Foglie più strette di 1 mm. Calice circondato alla base da
bratteole formanti un calicetto
191
191
Fiori non disposti in fascetti circondati da brattee brunastre. Foglie più brevi di 1 cm.
Pianta perenne
Petrorhagia saxifraga (L.) Link subsp. saxifraga
Specie sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana. Nella nostra regione è ampiamente diffusa in quasi tutto il
territorio, con una lacuna nelle Alpi Carniche nordoccidentali; in Carso è
comune ovunque. Cresce su substrati calcarei o marnoso-arenacei ricchi
in basi, in vegetazioni pioniere lacunose, dai prati aridi ad ambienti
ruderali, su suoli primitivi ricchi in scheletro e poveri in composti azotati,
a volte nelle fessure dei lastricati. Il nome generico, dal greco 'petros'
(pietra) e 'rhagas' (fessura), allude all'ecologia delle specie; il nome
specifico, dal latino 'saxa frangere' (rompere le rocce) allude al fatto che
la specie spesso radica nelle fessure delle rocce. Forma biologica:
emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
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Fiori disposti in fascetti all'apice del fusto, circondati da un involucro di brattee
brunastre. Foglie lunghe sino a 4 cm. Pianta annua
Petrorhagia prolifera (L.) P.W. Ball & Heywood
Specie eurimediterranea presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale si estende, con qualche lacuna, dal Carso triestino
all'alta pianura friulana, con stazioni anche lungo i greti dell'Isonzo ed alle
foci del Tagliamento. Cresce in incolti e prati aridi, spesso anche in
ambienti ruderali, su suoli primitivi, aridi d'estate, con optimum al di sotto
della fascia montana inferiore. Il nome generico, dal greco 'petros' (pietra)
e 'rhagas' (fessura), allude all'ecologia delle specie; il nome specifico, dal
lat. 'prolifer' a sua volta derivato da 'proles' (prole) allude ai numerosi fiori
raggruppati entro le brattee. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
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Petali di color rosso intenso, dentellati. Fiori disposti in densi fascetti all'apice del fusto
Dianthus sanguineus Vis.
Entità endemica illirica presente in Italia solo in Veneto e Friuli Venezia
Giulia. Nella nostra regione ha distribuzione prealpico-carsica con singole
stazioni nelle Alpi sino alla fascia montana inferiore; in Carso è diffusa e
piuttosto comune. Cresce in prati aridi come i magredi dell'alto Friuli e le
lande carsiche, su suoli non molto profondi, ricchi in basi ma spesso
decalcificati. In Carso ha l'optimum su suoli ricchi in scheletro, da neutro-
basici a subacidi. Il nome generico deriva dal greco 'Diòs' (Dio, Giove) e
'anthos' (fiore) e significa dunque 'fiore di Giove'. Forma biologica:
emicriptofita scaposa.
192
Petali di color rosa più o meno intenso, sfrangiati. Fiori
non disposti in densi fascetti all'apice del fusto
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