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Entità di una specie a distribuzione eurasiatica, presente in Italia centro-
settentrionale, Abruzzo, Molise e Puglia, dal livello del mare sino alla
fascia montana. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali, ai margini di strade, in
discariche, in orti e giardini, alla periferia degli abitati, su suoli limoso-
argillosi subneutri, abbastanza profondi e ricchi in composti azotati. Le
radici contengono saponine ed erano un tempo usate come surrogato del
sapone. Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto
accompagnatore di Bacco, ed allude al calice rigonfio di alcune specie;
quello specifico in latino significa 'a foglie larghe'; il nome della
sottospecie deriva dal latino 'albus' (bianco). Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
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Stili 3
202
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Calice non rigonfio. Pianta ghiandoloso-vischiosa almeno in alto
Silene nutans L. subsp. nutans
Specie paleotemperata piuttosto polimorfa, presente in tutta l'Italia
continentale, dal livello del mare a 2000 m circa. La distribuzione
regionale copre quasi tutto il territorio salvo che la bassa pianura friulana,
ove la specie è completamente assente. Cresce ai margini di boschi
termofili su substrati sia calcarei che arenacei, su suoli argillosi piuttosto
ricchi in composti azotati, spesso decalcificati e quindi da neutri a
subacidi. Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto
accompagnatore di Bacco, ed allude al calice rigonfio di alcune specie; il
nome specifico in latino significa 'pendulo', 'inclinato', ed allude alla
disposizione dei fiori. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: maggio-agosto.
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Calice fortemente rigonfio. Piante non ghiandoloso-
vischiose
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Fusti alti 3-7 dm, eretti o ascendenti, non striscianti, con 3-9 fiori. Brattee membranose
Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. vulgaris
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia con diverse
sottospecie, dal livello del mare alla fascia montana (forme glareicole
anche nella fascia alpina). Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in
Carso è comune ovunque. Cresce solitamente in vegetazioni ruderali, ai
margini di strade, negli orli di boschi disturbati, su scarpate, in cave,
massicciate ferroviarie a volte anche in prati aridi disturbati, su suoli
diversi, da basici a subacidi ma sempre abbastanza ricchi in composti
azotati. Le foglie giovani sono commestibili. Il nome generico deriva
forse da Sileno, il panciuto accompagnatore di Bacco, ed allude al calice
rigonfio di questa specie; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus'
(volgo) e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-settembre.
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Fusti alti 1-2 dm, striscianti alla base, di solito con 1-2 fiori. Brattee erbacee
Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. glareosa (Jord.) Marsden-Jones & Turrill
Entità appartenente ad una specie eurasiatica presente, con diverse
sottospecie, su tutto il territorio Italiano; questa sottospecie è diffusa sulle
montagne dell'Europa sudorientale (manca sui Pirenei) ed in Italia è
diffusa lungo tutto l'arco alpino salvo che in Valle d'Aosta e sulle
montagne dell'Abruzzo. La distribuzione regionale è estesa a tutte le
montagne calcaree o dolomitiche del Friuli. Cresce su ghiaie ed è una
delle più comuni piante colonizzatrici dei ghiaioni, con optimum dalla
fascia montana a quella alpina, anche se lungo i ghiaioni può scendere
sino ai fondovalle. Il nome generico deriva forse da Sileno, il panciuto
accompagnatore di Bacco, ed allude al calice rigonfio di questa specie; il
nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune,
diffuso, frequente'; quello della sottospecie allude alla preferenza per
ambienti ghiaiosi. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-settembre.
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Capsula globosa o ovoide, non più lunga del calice. Piante
glabre o con una sola linea di peli lungo il fusto
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