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raramente in faggete pure, in peccete o in boschi misti termofili, su suolo
generalmente acido, in ambienti ombrosi, con optimum nella fascia
montana. Il nome generico deriva dal termine greco 'kárdamon' che
designava il crescione (
Nasturtium officinale
), molto simile alle
Cardamine
con foglie pennate; il nome specifico allude alle foglie divise
in tre segmenti. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
218
Petali 5 o più
219
219
Fiori solitari. Calice assente. Frutto secco
220
219
Fiori non solitari. Calice presente. Frutto carnoso
(fragolina)
221
220
Segmenti fogliari più o meno lobati. Antere gialle
Anemonoides nemorosa (L.) Holub
Specie europea che cresce in tutta l'Italia continentale salvo forse che in
Calabria in boschi decidui mesofili su suoli argillosi freschi e profondi,
ricchi in humus, formando popolamenti estesi con altre geofite a fioritura
precoce. È diffusa in quasi tutta la nostra regione dalla pianura alla fascia
montana; in Carso è comune solo nei boschi di dolina. Tutte le parti della
pianta sono debolmente velenose per la presenza di protoanemonina. Il
nome generico significa 'simile ad un anemone', quello specifico dal
latino 'nemus' (bosco). Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: febbraio-maggio.
220
Segmenti fogliari non lobati, regolarmente dentellati al margine. Antere bianche
Anemonoides trifolia (L.) Holub subsp. trifolia
Specie delle montagne dell'Europa meridionale, presente in Italia centro-
settentrionale dal livello del mare a circa 1600 m. La distribuzione
regionale copre quasi tutto il territorio salvo che il Carso triestino. Cresce
su suoli argillosi profondi ed umiferi nel sottobosco di boschi mesofili di
latifoglie, faggete ed abetine, ove partecipa con altre geofite alle fioriture
primaverili prima che gli alberi emettano le foglie. Tutte le parti della
pianta sono debolmente velenose per la presenza di protoanemonina. Il
nome generico significa 'simile ad un anemone', quello specifico allude
alle foglie divise in tre segmenti. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
221
Fusti fioriferi superanti di poco le foglie, in alto con peli appressati. Fiori larghi 1-1.5
cm. Frutto maturo staccantesi senza il calice
Fragaria vesca L. subsp. vesca
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare
sino alla fascia montana superiore ed a volte a quella subalpina. Nella
nostra regione è diffusa quasi ovunque; in Carso è diffusa ma con molte
lacune, concentrandosi nelle parti più alte. Cresce in radure, ai margini di
boschi disturbati, lungo sentieri boschivi, su suoli argillosi piuttosto ricchi
in composti azotati, da neutri a subacidi. I frutti, ricchi di vitamina C,
sono commestibili. Il nome generico era già usato ai tempi di Plinio il
Vecchio e sembra derivare dalla radice sanscrita 'ghra' alludendo alla
fragranza del frutto, o dal latino 'fragrans'. Il nome specifico deriva dal
latino 'vescus' (molle, gracile, piccolino). Forma biologica: emicriptofita
reptante. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
221
Fusti fioriferi lunghi 1.3-1.5 volte le foglie, in alto con peli patenti. Fiori larghi 1.5-2.5
cm. Frutto maturo staccantesi assieme al calice
Fragaria moschata Duchesne
Specie europea con tendenza mediterraneo-orientale, presente in Italia
settentrionale (salvo che in Liguria; dubbia la sua presenza in Valle
d'Aosta), Toscana, Marche e Abruzzo, dai 100 ai 1600 m circa. Nella
nostra regione è molto diffusa sino alla fascia montana inferiore ma