68
nei prati da sfalcio e negli orli di boschi termofili, su suoli limoso-
argillosi profondi e piuttosto umiferi, subneutri. Il nome generico allude
alle foglie divise in tre segmenti. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-agosto.
230
Pianta con rami legnosi almeno in basso. Corolla più lunga di 1.5 cm
Cytisus purpureus Scop.
Specie delle montagne dell'Europa meridionale, in Italia presente sull'arco
alpino orientale sino al Comasco e sul Carso triestino. La distribuzione
regionale copre buona parte del territorio, con qualche lacuna nelle Alpi
Carniche e nella bassa pianura friulana. Cresce in prati aridi su substrati
calcarei ed in brughiere rupestri, dalla fascia planiziale a quella subalpina.
Il nome generico deriva dal greco 'kytiso', attribuito a
Medicago arborea
e scelto da Linneo per questo genere con foglie trifogliate; il nome
specifico allude al colore dei fiori. Forma biologica: camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
230
Piante erbacee. Corolla solitamente più breve di 1.5 cm
231
231
Fiori blu-violetti. Legume ricurvo
Medicago sativa L.
L'erba medica è una pianta mediterraneo-pontica oggi divenuta
subcosmopolita per coltivazione, comune in tutta Italia, compresa la
nostra regione, sino alla fascia montana inferiore. Dai coltivi passa ad
ambienti ruderali su suoli limoso-argillosi ricchi in basi e composti
azotati. Forma spesso ibridi con
M. falcata
(
M. x varia
). È oggi una delle
più importanti foraggere, usata nelle rotazioni agrarie per arricchire il
suolo in composti azotati (simbiosi radicale con batteri azotofissatori).
Secondo Dioscoride la pianta era originaria della Persia e fu introdotta in
Europa ai tempi di Alessandro il Grande verso il 470 a.C.; in Italia giunse
tra il 200 ed il 150 a.C. e gli scrittori latini ne esaltarono le qualità.
Durante il Medioevo la coltivazione in Europa fu quasi abbandonata,
tanto che in Italia rimase quasi sconosciuta fino al 1500, quando venne
reintrodotta con semi importati dalla Spagna (da qui il nome volgare di
'Erba Spagna') dove era stata nuovamente diffusa dagli Arabi. Il nome
generico deriva dalla regione Media, antica regione della Persia; il nome
volgare di 'alfa-alfa' sembra derivare dall'arabo 'Al-Fal-Fa' che significa
'padre di tutti i cibi'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-luglio.
231
Fiori rosa o roseo-violetti. Legume non ricurvo, breve,
avvolto dal calice
232
232
Infiorescenze più o meno globose o più larghe che lunghe
Trifolium pratense L. subsp. pratense
Specie eurasiatica, presente in tutta Italia, con quattro sottospecie, dal
livello del mare ai 2200 m circa; la sottospecie nominale manca in
Toscana, Puglia, Campania, Calabria e Sardegna. Nella nostra regione è
diffusa e comune dal Carso alla fascia montana, con lacune lungo la
costa; in Carso è comune quasi ovunque. Cresce nei gramineti, nei prati
da sfalcio e negli orli di boschi termofili, su suoli limoso-argillosi
profondi e piuttosto umiferi, subneutri, dal livello del mare sino alla fascia
montana superiore, al di sopra della quale viene vicariato dalla sottospecie
nivale
. Il nome del genere allude alle foglie divise in tre segmenti; quello
specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
232
Infiorescenze ovali o cilindriche, almeno 3 volte più lunghe che larghe a maturità
Trifolium rubens L.