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Specie europea presente in Italia centro-settentrionale, Abruzzo e Puglia.
La distribuzione regionale si estende dal Carso ai fondovalle delle Alpi,
con lacune presso le coste del Friuli e nel settore alpino; in Carso è molto
comune ovunque. Cresce nei boschi luminosi, in radure ed orli di mantelli
e siepi, nei gramineti soprattutto se non più utilizzati, su suoli argillosi
ricchi in calcio, abbastanza profondi ed umiferi, dal livello del mare alla
fascia montana inferiore. Il nome generico allude alle foglie divise in tre
segmenti; quello specifico si riferisce al colore rossastro dei fiori. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
233
Piante legnose almeno alla base
234
233
Piante erbacee
237
234
Foglioline a margine dentato
Ononis natrix L. subsp. natrix
Specie eurimediterranea con distribuzione tendenzialmente occidentale,
presente in quasi tutte le regioni d'Italia (la presenza in Molise e Calabria
è dubbia). La distribuzione regionale è ristretta alle aree magredili
dell'alta pianura friulana occidentale. Cresce in prati aridi e sassosi, dal
livello del mare a circa 1200 m, raramente anche più in alto. Il nome
generico deriva probabilmente dal greco 'ónos' (asino) e indicherebbe un
foraggio scadente per gli asini; il nome specifico, il nome latino della
biscia d'acqua, forse allude all'antica credenza che la specie fosse in grado
di scacciare le serpi. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di
fioritura: aprile-luglio.
234
Foglioline a margine intero
235
235
Corolla più lunga di 1.5 cm. Calice con denti lunghi al massimo quanto il tubo (lente!)
Cytisus hirsutus L. s.l.
Specie eurosiberiana molto polimorfa, presente in tutta l'Italia
continentale dal livello del mare a circa 1500 m. Nella nostra regione è
ampiamente diffusa, con qualche lacuna nella bassa pianura; in Carso è
diffusissima e spesso comune. Cresce in prati aridi, brughiere, in orli
soleggiati di boschi di latifoglie, su suoli argillosi subaridi, da neutri a
subacidi, ricchi in basi ma spesso poveri in carbonati. Il nome generico
era già usato da Plinio ma è di etimologia controversa; il nome specifico
allude alla pelosità della pianta. Forma biologica: camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
235
Corolla più breve di 1.5 cm. Calice con denti più lunghi
del tubo
236
236
Fiori in racemi allungati senza foglie
Cytisus nigricans L. subsp. atratus (Schur) Nyman
Specie pontico-est mediterranea con tendenza temperato-continentale,
presente con due sottospecie in Italia centro-settentrionale, Abruzzo e
Basilicata. Nella nostra regione è diffusa dal Carso all'alta pianura
friulana ed alla fascia montana di Alpi e Prealpi; la presenza della subsp.
nigricans
è dubbia, mentre è stata indicata la subsp.
atratus
, verso cui
tendono le popolazioni prealpico-carsiche. Cresce in orli di boschi
termofili ed in ostrieti e pinete aperti, su suoli da sabbiosi ad argillosi ma
ricchi in scheletro, neutro-basici ma talvolta poveri in carbonati, dal
livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico era già
usato da Plinio ma è di etimologia controversa; quello specifico allude al
fatto che la pianta annerisce in erbario. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: giugno-luglio.
236
Fiori in gruppetti all'ascella delle foglie
Cytisus emeriflorus Rchb.