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Specie
eurasiatico-sudeuropea
oggi
divenuta
subcosmopolita,
comunissima in tutta Italia, compresa la nostra regione, sino alla fascia
montana ed a volte presente anche più in alto come presso le malghe.
Cresce in ambienti disturbati, dai margini di strade a quelli dei boschi,
dalle praterie seminaturali a vegetazioni ruderali, su suoli neutro-basici,
ricchi in composti azotati. Il nome del genere deriva dalla Media, antica
regione della Persia, da cui Teofrasto pensava provenisse l'erba medica; il
nome specifico allude alle infiorescenze compatte che ricordano le
infruttescenze del luppolo. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-agosto.
240
Fiori non disposti in capolini sferici. Legume allungato,
ricurvo o spiralato
241
241
Corolla lunga al massimo 6 mm, di colore giallo intenso. Spire del legume senza foro
centrale
Medicago prostrata Jacq. subsp. prostrata
Specie submediterraneo-pontica presente in Lombardia, Italia nord-
orientale e centrale, Abruzzo e Puglia (la sua presenza è dubbia in
Trentino-Alto Adige e Toscana, e non è stata ritrovata in tempi recenti in
Piemonte), dal livello del mare ai 1200 m circa. Nella nostra regione ha
distribuzione prealpico-carsica estesa ai magredi dell'alta pianura; in
Carso è diffusa e localmente comune. Cresce in gramineti aridi e lande
rupestri, su suoli calcarei argillosi ma ricchi in scheletro, aridi in estate. Il
nome del genere deriva dalla Media, antica regione della Persia, da cui
Teofrasto pensava provenisse l'erba medica; il nome specifico allude al
portamento prostrato dei fusti. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
241
Corolla lunga 7-8 mm, di colore giallo-limone, a volte screziata di violetto. Spire del
legume con foro centrale
Medicago falcata L. subsp. falcata
Specie eurasiatica presente in tutta Italia, salvo che in Sardegna, dalla
costa alla fascia montana inferiore. Nella nostra regione, Carso incluso, è
comune. Cresce in vegetazioni disturbate, negli orli di boschi termofili,
lungo strade, su muri e scarpate, su suoli per lo più calcarei ricchi in
scheletro ed aridi d'estate. Forma spesso ibridi con
M. sativa
(
M. x varia
),
che presentano fiori in parte gialli in parte screziati di violetto. Il nome
del genere deriva dalla Media, antica regione della Persia, da cui
Teofrasto pensava provenisse l'erba medica; il nome specifico allude alla
forma arcuata del legume. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-luglio.
242
Piante spinose o pungenti
243
242
Piante non spinose
248
243
Foglie picciolate. Fusti e foglie almeno in parte di colore ametista
Eryngium amethystinum L.
Specie sudest-europea diffusa in tutta Italia salvo che in Valle d'Aosta,
Piemonte e Sardegna, dal livello del mare sino alla fascia montana
inferiore. Nella nostra regione è ampiamente diffusa sino alla fascia
montana inferiore, con lacune nella bassa pianura, lungo le coste e nelle
Alpi; in Carso è diffusa e comune. Cresce in siti assolati e caldi nei
gramineti aridi ove in passato era favorita dal pascolo, su suoli piuttosto
primitivi ricchi in scheletro e poveri in sostanze azotate, sia calcarei che
arenacei purché ricchi in basi. Il nome generico è di etimologia incerta,
forse deriva dal greco antico 'erungion' (riccio) alludendo alla spinosità di
queste piante; il nome specifico allude alla caratteristica colorazione blu-
ametista. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto. 783. Eryngium campestre L. - Specie eurimediterranea
piuttosto polimorfa, presente in tutta Italia dal livello del mare a circa
1500 m e più frequente nelle regioni circostanti il Tirreno, in pascoli aridi
su substrati calcarei. Il nome generico è di etimologia incerta, forse deriva
dal greco antico 'erungion' (riccio) alludendo alla spinosità di queste
piante. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: