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luglio-settembre.
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Foglie senza picciolo ben distinto. Fusti e foglie non di
colore ametista
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Fiori gialli, giallastri o biancastri
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Fiori roseo-violetti
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Foglie più larghe di 5 cm. Capolini senza squame raggianti
Cirsium oleraceum (L.) Scop.
Specie a vasta distribuzione eurosiberiana, in Italia presente in quasi tutte
le regioni dell'Italia settentrionale (ma incerta in Piemonte, non più
ritrovata in Valle d'Aosta e segnalata per errore in Liguria), e nelle regioni
centrali sino all'Abruzzo. La distribuzione regionale si estende a quasi
tutto il territorio, dalla costa alle Alpi, con lacune nella bassa pianura
friulana; manca sul Carso triestino. Cresce in prati umidi, fossi e paludi,
su suoli freschi, spesso torbosi, dalla fascia planiziale a quella montana
superiore. Le foglie giovani ed i ricettacoli sono commestibili. Il nome
generico deriva dal greco 'kirsós' (varice), alludendo ad una presunta
efficacia nella cura delle vene varicose; il nome specifico è dovuto alla
commestibilità della pianta e significa 'che si può mangiare in insalata'.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
settembre.
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Foglie di solito più strette di 5 cm. Capolini con squame raggianti
Carlina vulgaris L. subsp. vulgaris
Specie eurosiberiana piuttosto polimorfa, presente in tutta l'Italia
continentale dal livello del mare ai 1800 m circa. La subsp.
vulgaris
,
subatlantico-sudeuropea, nella nostra regione è abbastanza diffusa,
rarefacendosi verso le aree litoranee e montuose; in Carso è diffusa un po'
ovunque. Cresce nei gramineti aridi, ai margini di strade di campagna e di
boscaglie aperte, su suoli carbonatici esposti a siccità estiva, soprattutto
su substrati marnoso-arenacei. Il nome generico deriva dal latino
'cardulina', che significa 'piccolo cardo'; il nome specifico deriva dal
latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
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Pappo di peli semplici (lente!). Capolini reclinati prima della fioritura. Squame
involucrali divise in due parti da una strozzatura
Carduus nutans L. subsp. nutans
Entità di una specie molto polimorfa a distribuzione eurasiatico-
sudeuropea di antica introduzione nelle parti settentrionali dell'areale,
presente in tutta l'Italia continentale, salvo che in Valle d'Aosta, dal
livello del mare a circa 1700 m. Nella nostra regione è diffusa sino alla
fascia montana, con lacune nella bassa pianura e nelle Alpi; in Carso è
comune ovunque, soprattutto nella landa. Cresce soprattutto nei pascoli,
ove un tempo era favorita dalla selezione negativa da parte del bestiame,
ma anche in vegetazioni ruderali quali margini di strade poderali e presso
i villaggi. Il nome generico era già in uso presso i Romani; da esso deriva
l'espressione 'cardare la lana', operazione in cui venivano usati sino a
tempi recenti i capolini spinosi di diverse
Asteraceae
e di
Dipsacus
; il
nome specifico in latino significa 'reclinato' ed allude ai capolini reclinati
prima della fioritura. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
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Pappo di peli piumosi. Capolini eretti anche prima della
fioritura. Squame involucrali non divise in due parti
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Involucro dei capolini lungo 3-5 cm. Lamina fogliare con numerose spinule pungenti di
1-1.5 mm. Fusti almeno in parte alati e spinosi
Cirsium vulgare (Savi) Ten. subsp. vulgare
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, presente in
tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana superiore. È
diffusissima in tutta la nostra regione dalla costa alla fascia subalpina; in
Carso è comune ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali, lungo le strade,