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Felce eurasiatico-suboceanica divenuta oggi quasi cosmopolita (Nord
America, Australia), comune in tutta Italia con diverse sottospecie a
diverso livello di ploidia sino alla fascia montana inferiore. È comune in
tutta la nostra regione sino alla fascia montana inferiore, al di sopra della
quale viene sostituita da
A. viride
; in Carso è comunissima come pure sui
muri di Trieste. Cresce su rupi e muri. Il nome generico deriva dal greco
'a' (contro) e 'splen' (milza), per l'antico ed ingiustificato uso di
A.
ceterach
contro i calcoli della milza; il nome specifico deriva dal greco
'thrìx' (capello) e 'manòs' (rado) con riferimento alla rachide fogliare scura
e sottile. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
sporificazione: marzo-settembre.
252
Foglie con rachide verde. Sori circolari
Polypodium vulgare L.
Felce eurosiberiana diffusa in tutta Italia (salvo forse che in Calabria e
Sicilia) sino alla fascia montana superiore. Nella nostra regione è diffusa,
con ampie lacune nella bassa pianura; in Carso è piuttosto comune.
Cresce sia su rupi e vecchi muri che in ambienti boschivi, ad es. su
vecchie ceppaie, su substrati poveri in calcio e ricchi in humus ed argille,
tendenzialmente subacidi. Il rizoma ha sapore dolce per la presenza di
glicirrizina. Il nome generico in greco significa 'dai molti piedi' ed allude
al rizoma ramificato; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e
significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di sporificazione: marzo-settembre.
253
Foglie più brevi di 20 cm. Pianta tipica di rupi e muri
Asplenium ruta-muraria L. subsp. ruta-muraria
Felce eurasiatico-sudeuropea estesa al Nord America, presente in tutta
Italia dal livello del mare alla fascia montana superiore, a volte anche più
in alto. È ampiamente diffusa nella nostra regione, salvo che lungo il
litorale friulano; in montagna è sostituita dalla subsp.
dolomiticum
; in
Carso è diffusa e comune ovunque. Cresce sia su rocce che su muretti in
pietra, ma è meno abbondante di
A. trichomanes
, con cui si associa
preferendo però le parti più alte dei muri e rivelando quindi una minore
nitrofilia. Il nome generico deriva dal greco 'a' (contro) e 'splen' (milza),
per l'antico ed ingiustificato uso di
A. ceterach
contro i calcoli della
milza; il nome specifico allude alla somiglianza delle foglie con quelle
della ruta. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
sporificazione: giugno-ottobre.
253
Foglie più lunghe di 20 cm. Piante non tipiche di rupi e
muri
254
254
Pianta con fiori e fusti fogliosi
Thalictrum aquilegiifolium L. subsp. aquilegiifolium
Specie europea presente in tutta l'Italia continentale dalla pianura alla
fascia montana superiore. Nella nostra regione è diffusa dalla pianura alla
fascia alpina; in Carso è piuttosto rara e localizzata. Cresce in boschi di
solito esposti a nord, ai loro margini e nelle radure, su suoli limoso-
argillosi freschi, talvolta addirittura inondati, abbastanza ricchi in
composti azotati ed in humus. Tutta la pianta è velenosa. Il nome generico
deriva da una pianta menzionata da Dioscoride, quello specifico allude
alle foglie simili a quelle di
Aquilegia
. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
254
Piante senza fiori (felci), con foglie tutte basali, portanti
degli sporangi sulla faccia inferiore
255
255
Picciolo delle foglie lungo 50 cm o più. Sporangi disposti alla periferia della lamina, in
linee coperte dal margine fogliare revoluto
Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum
Felce subcosmopolita presente in tutta Italia sino alla fascia montana.
Nella nostra regione è diffusa dalla costa al settore alpino; in Carso è rara
e concentrata nell'Isontino e nelle aree con Flysch. Forma spesso densi
popolamenti clonali in pascoli abbandonati, ai margini e nelle radure di