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Specie eurasiatica presente in tutta Italia salvo che in Puglia e Sicilia, dal
livello del mare sino alla fascia montana, sopra la quale diviene più rara.
Nella nostra regione è diffusa; in Carso è molto diffusa nell'Isontino, più
sparsa e rara nel Triestino. Cresce nei coltivi, soprattutto quelli sarchiati,
su suoli limoso-argillosi freschi, ricchi in basi e composti azotati. Le
foglie giovani sono commestibili. Il nome generico deriva da una parola
greca che significa 'molle', 'spugnoso', in riferimento ai fusti deboli e cavi;
il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
268
Stimmi di color verde-oliva. Peduncoli dei capolini e
squame involucrali senza ghiandole o con ghiandole scure
269
269
Foglie opache, non o poco spinulose al margine, abbraccianti il fusto con orecchiette
appuntite. Frutti spinulosi sulle coste (lente!)
Sonchus oleraceus L.
Specie di origine eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita nelle zone
temperate, presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana.
Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è diffusa ovunque.
Cresce in ambienti ruderali, ai margini di strade, in discariche, cantieri
edili, muri, su suoli argillosi ricchi in composti azotati. Le foglie giovani
sono commestibili. Il nome generico deriva da una parola greca che
significa 'molle', 'spugnoso', in riferimento ai fusti deboli e cavi; il nome
specifico si basa sulla radice latina 'oler' (verdura). Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-settembre.
269
Foglie un po' lucide, fortemente spinulose al margine, abbraccianti il fusto con
orecchiette arrotondate. Frutti lisci
Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare
alla fascia montana. La distribuzione regionale si estende, con poche
lacune, dalle coste ai fondovalle delle Alpi. Cresce in colture sarchiate ed
in ambienti ruderali lungo le strade, alla periferia di abitati, nelle
discariche etc., su suoli argillosi abbastanza freschi ed umiferi, ricchi in
composti azotati. Il nome generico deriva da una parola greca che
significa 'molle', 'spugnoso', in riferimento ai fusti deboli e cavi; quello
specifico allude alla spinosità delle foglie. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
270
Fusto lignificato, bianco, di aspetto osseo. Foglie con due
orecchiette abbraccianti il fusto
271
270
Fusto verde. Foglie senza orecchiette abbraccianti il fusto
272
271
Foglie del fusto intere. Capolini subsessili, disposti in spighe lineari
Lactuca saligna L.
Specie mediterranea presente in tutta Italia al di sotto della fascia montana
inferiore. Nella nostra regione è diffusa dalla costa e dal Carso alle
Prealpi; in Carso è piuttosto comune. Cresce in vegetazioni ruderali ai
margini di strade, alla base di muri, in campi abbandonati, orti e
discariche, su suoli subaridi pietrosi e poveri in humus, piuttosto ricchi in
composti azotati ed in basi. Il nome generico allude alla presenza di un
latice bianco, tipico di molte altre
Asteraceae
liguliflore; il nome
specifico significa 'simile ad un salice'. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-agosto.
271
Foglie del fusto dentate o lobate. Capolini peduncolati, in racemo
Lactuca serriola L.