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piuttosto freschi e ricchi in composti azotati. Le radici e le foglie sono
commestibili, ma la pianta provoca spesso reazioni fotoallergiche. Il
nome generico, dal latino 'pastus' (cibo), allude alla commestibilità della
pianta. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: luglio-
agosto.
290
Fiori non gialli
291
291
Foglie più larghe di 10 cm. Frutto di 2 acheni appiattiti ed allargati al margine in 2 ali
Heracleum sphondylium L. subsp. sphondylium
Entità appartenente ad un complesso di sottospecie diffuso in tutta Italia,
ad ampia distribuzione europea, presente in Italia centro-settentrionale e
sulle montagne dell'Abruzzo sino alla fascia montana superiore. Nella
nostra regione è diffusa sino alla fascia montana inferiore sopra la quale è
sostituita dalle subsp.
elegans
e
pyrenaicum
; in Carso appare solo la
subsp.
sphondylium
, che è comune ma mai abbondante. Cresce in prati
pingui, vegetazioni ruderali, orli di boschetti nitrofili a sambuco,
vegetazioni ad alte erbe nelle radure, su suoli limoso-argillosi freschi ed
umiferi, piuttosto profondi, ricchi in basi e composti azotati. Considerata
in passato una panacea e rimedio per tutti i mali, contiene bergaptene, una
furanocumarina che può provocare reazioni fotoallergiche: anche il solo
contatto, in soggetti sensibili, può causare vesciche ed arrossamenti
soprattutto dopo l'esposizione alla luce solare. Il nome generico allude ad
Eracle (Ercole), in riferimento alle dimensioni notevoli di alcune specie; il
nome specifico in greco significa 'vertebra', in riferimento al fusto con
nodi ingrossati, simili a vertebre. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
291
Foglie più strette di 10 cm. Frutto senz'ali
292
292
Fusti cavi, scanalati, fogliosi. Foglie basali glabre, con segmenti più lunghi di 2.5 cm, gli
inferiori picciolati. Frutti con coste biancastre e stili più lunghi del frutto
Pimpinella major (L.) Huds.
Specie europeo-caucasica presente in tutta l'Italia continentale sino al M.
Pollino. La distribuzione regionale copre quasi tutto il territorio, salvo le
aree vicino alla costa ed il Carso triestino, ove la specie è limitata a poche
stazioni nelle aree più interne. della sottospecie si concentra sul settore
alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie) con poche stazioni
sparse sulle Prealpi. Cresce in prati, radure, cedui e forre, con optimum
nella fascia montana. L'etimologia del nome generico è incerta: potrebbe
derivare da una corruzione del latino 'bipennella' (bipennata) per le
foglioline accoppiate sulla rachide fogliare; il nome della specie si
riferisce alle dimensioni maggiori rispetto ad altre specie congeneri.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
agosto.
292
Fusti pieni, cilindrici o ad angoli ottusi, senza foglie almeno in alto. Foglie basali
minutamente pelose, con segmenti più brevi di 2.5 cm, sessili. Frutti con coste poco
sviluppate e stili più brevi del frutto
Pimpinella saxifraga L.
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in quasi tutta Italia, salvo che in
Puglia, Calabria e Sicilia, dal livello del mare ai 1500 m circa (raramente
fino ai 2000 m). Nella nostra regione è diffusa sino alla fascia montana
inferiore con lacune nella bassa pianura; in Carso è comune ovunque.
Cresce in vegetazioni prative seminaturali, ai margini di boscaglie e siepi,
su suoli sia calcarei che marnoso-arenacei, da basici a subacidi, poveri in
humus e composti azotati. Le giovani foglie sono commestibili, la radice
era un tempo impiegata nella medicina popolare come rimedio contro la
tosse. L'etimologia del nome generico è incerta: potrebbe derivare da una
corruzione del latino 'bipennella' (bipennata) per le foglioline accoppiate
sulla rachide fogliare. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di