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Semenovych Orlay (1771-1829). Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Brattee assenti o lineari, molto più brevi di metà dei raggi
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Brattee assenti o in numero di 1-2. Frutto lungo 3-5 mm. Spine del frutto ripiegate ad
uncino (binoculare!)
Torilis arvensis (Huds.) Link subsp. arvensis
Specie sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, articolata in diverse
sottospecie; la sottospecie nominale è presente in quasi tutta Italia al di
sotto della fascia montana superiore. Nella nostra regione è diffusa dalla
costa all'alta pianura con alcune stazioni nei fondovalle delle Alpi; in
Carso è piuttosto diffusa e comune. Cresce negli orli di boschi termofili
ed in ambienti ruderali come ai margini di strade e sentieri, su suoli da
sassosi a limosi, ricchi in basi, piuttosto aridi d'estate. Il nome generico ha
etimologia incerta; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Brattee in numero di 4-6(-12). Frutto lungo 2-3 mm. Spine del frutto ricurve ma non
ripiegate ad uncino
Torilis japonica (Houtt.) DC.
Specie autoctona, nonostante il nome, ed oggi divenuta subcosmopolita,
presente in tutta l'Italia continentale salvo che in Calabria, con optimum al
di sotto della fascia montana. Nella nostra regione è abbastanza diffusa,
ma con ampie lacune nelle Alpi e nella bassa pianura; in Carso è comune
quasi ovunque. Cresce negli orli disturbati di boschetti termofili alla
periferia di abitati, su suoli argillosi freschi, sciolti, umiferi, ricchi in basi
e composti azotati. Il nome generico è di etimologia incerta. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Pianta annua. Petali rivolti verso l'esterno delle ombrelle marcatamente più grandi
degli altri
Aethusa cynapium L. subsp. cynapium
Specie eurosiberiana presente con due sottospecie in tutte le regioni
dell'Italia centro-settentrionale, salvo forse l'Umbria, con optimum al di
sotto della fascia montana. La distribuzione regionale si estende dal Carso
triestino ai fondovalle del settore alpino, con una vasta lacuna nella bassa
pianura friulana. Cresce in ambienti ruderali, forre ombrose, siepi, incolti
e campi a riposo. Il nome generico è una parola greca che significa
'bruciante', ed allude al fatto che la pianta, fortemente tossica in tutte le
sue parti, quando masticata irrita fortemente le mucose ed il palato
determinando una sensazione di bruciore. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
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Piante perenni. Petali rivolti verso l'esterno delle ombrelle
non marcatamente più grandi degli altri
300
300
Frutto senza ali
301
300
Frutto appiattito ed alato al margine
304
301
Foglie con segmenti ultimi più larghi di 2 mm
302
301
Foglie con segmenti più stretti di 2 mm
303
302
Frutto ovale, al massimo 2 volte più lungo che largo. Foglie biternate, con segmenti più
larghi di 1 cm
Aegopodium podagraria L.
La podagraria è una specie eurosiberiana presente in tutta l'Italia