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Specie eurasiatica presente in tutta Italia, dal livello del mare alla fascia
montana superiore. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
diffusa ma solo localmente comune. Cresce nelle praterie submesofile e
nei prati da sfalcio, a volte negli orli boschivi, su suoli limoso-argillosi
piuttosto freschi ed abbastanza ricchi in composti azotati. I semi sono
tossici e provocano disturbi neurologici se consumati in grande quantità e
con frequenza (latirismo). Il nome generico è la latinizzazione dell'antico
termine greco 'lathyros', che designava una pianta non identificata da cui
si estraeva una sostanza eccitante. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Foglie terminate da una fogliolina
314
314
Foglie con segmento terminale molto più grande di quelli laterali. Calice rigonfio
Anthyllis vulneraria L. s.l.
Il polimorfo e difficile gruppo di
A. vulneraria
s.l. ha distribuzione
mediterraneo-submediterranea, ed è presente in tutta Italia con diverse
sottospecie dal livello del mare alla fascia alpina. Cresce nei prati da
sfalcio, in pascoli aridi ed in ambienti ruderali. Il nome generico, dal
greco 'anthòs' (fiore) e 'iulus' (peluria), allude all'aspetto peloso del calice;
il nome specifico deriva dal latino vulnus' (ferita), per le proprietà
cicatrizzanti. Forma biologica: emicriptofita scaposa (emicriptofita
bienne, terofita scaposa). Periodo di fioritura: maggio-agosto.
314
Foglie con segmenti uguali fra loro. Calice non rigonfio
315
315
Foglie con più di 5 foglioline
Hippocrepis comosa L. subsp. comosa
Specie europea presente in tutta Italia, salvo che in Sicilia. È molto
comune in tutta la nostra regione sino alla fascia montana; in Carso è
comunissima ovunque. Cresce in siti soleggiati, caldi ed aridi, sia in prati
aridi che in ambienti disturbati, su suoli piuttosto primitivi ricchi in basi
ma talvolta decalcificati, poveri in humus e composti azotati, dal livello
del mare alla fascia montana superiore, a volte anche più in alto. Il nome
generico deriva dal greco e significa 'ferro di cavallo' per la forma arcuata
dei legumi; il nome specifico deriva dal latino 'coma' (chioma) ed allude
anch'esso alla disposizione dei frutti maturi che divergono da ogni lato
all'apice del fusto. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di
fioritura: maggio-agosto.
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Foglie con 5 foglioline
316
316
Pianta glabra o con pochi peli sparsi, non ristretta ai prati aridi
Lotus corniculatus L. subsp. corniculatus
Specie eurasiatico-temperata, diffusa e comune in tutta Italia sino alla
fascia montana superiore. Nella nostra regione è diffusa e comune sino
alla fascia alpina; in Carso è comunissima ovunque. Si articola in diverse
entità di difficile e controversa interpretazione. Cresce in prati pingui
seminaturali, prati da sfalcio, aiuole, parchi, con un'ampia valenza
ecologica. Il nome generico deriva dal greco 'lotos' e latino 'lotus' che
designava diverse
Fabaceae
foraggere o commestibili fra cui il trifoglio
ed il meliloto. Il nome specifico allude alla forma appuntita della carena
(secondo alcuni alla forma del legume). Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-settembre.
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Pianta diffusamente irsuta, ristretta ai prati aridi
Lotus corniculatus L. subsp. delortii (Timb.-Lagr.) O. Bolòs & Vigo
Entità a distribuzione centrata sull'Europa meridionale, in Italia nota con
certezza solo per il Friuli. La distribuzione regionale si estende in maniera
quasi continua dal Carso triestino all'alta pianura Friulana ed alla parte
meridionale del settore prealpino, con una singola stazione nelle Alpi
Carniche. Cresce in prati aridi, al di sotto della fascia montana superiore.
Il nome generico deriva dal greco 'lotos' e latino 'lotus' che designava
diverse
Fabaceae
foraggere o commestibili fra cui il trifoglio ed il