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meliloto; il nome specifico allude alla caratteristica pelosità di foglie e
fusti, mentre la sottospecie è dedicata a E. Delort-Mialhe, florista francese
di Narbonne attivo nella seconda metà del XIX secolo. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
317
Fiori bianchi e disposti in capolini globosi. Foglie
completamente divise in 5 segmenti attaccati direttamente
al fusto
318
317
Fiori e foglie di aspetto diverso
319
318
Su substrato calcareo. Fusti con peli tutti uguali (lente!). Infiorescenze di solito con 8-15
fiori
Lotus germanicus (Gremli) Peruzzi
Specie mediterraneo-pontica, presente in Italia solo in Lombardia e Friuli
Venezia Giulia. Un tempo veniva inclusa nel genere
Dorycnium
. Nella
nostra regione ha distribuzione tendenzialmente prealpico-carsica con
alcune stazioni nei magredi dell'alta pianura friulana e nei fondovalle
alpini; in Carso è comune ovunque, ma è vicariata dall'affine
L. herbaceus
su substrati marnoso-arenacei. Cresce in gramineti e lande, su suoli
carbonatici poco profondi, ricchi in scheletro, aridi d'estate. Il vecchio
nome generico potrebbe derivare dall'antica usanza di sfregare con una
pianta la punta della lancia ('dory') per rendere difficoltosa la guarigione
dei nemici, e veniva usato dai Romani e Greci per indicare piante non
identificate; l'attuale nome generico deriva dal greco 'lotos' e latino 'lotus'
che designava diverse
Fabaceae
foraggere o commestibili fra cui il
trifoglio ed il meliloto. Forma biologica: emicriptofita scaposa/camefita
suffruticosa.
318
Su substrato siliceo (o su ferretto). Fusti con peli brevi mescolati a peli più lunghi.
Infiorescenze di solito con 12-25 fiori
Lotus herbaceus (Vill.) Jauzein
Specie mediterraneo-pontica presente in tutta Italia, salvo che in Valle
d'Aosta e forse Sicilia, dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
Un tempo veniva inclusa nel genere
Dorycnium
. Nella nostra regione è
molto più diffusa di
L. germanicus
, dalla costa alla fascia montana
inferiore; in Carso si concentra nelle aree con flysch, ove tende a
sostituire
L. germanicus
. Cresce in gramineti e lande, su suoli argillosi
decalcificati. Il vecchio nome generico potrebbe derivare dall'antica
usanza di sfregare con una pianta la punta della lancia ('dory') per rendere
difficoltosa la guarigione dei nemici, e veniva usato dai Romani e Greci
per indicare piante non identificate; l'attuale nome generico deriva dal
greco 'lotos' e latino 'lotus' che designava diverse
Fabaceae
foraggere o
commestibili fra cui il trifoglio ed il meliloto. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
319
Foglie imparipennate, terminanti con una fogliolina
320
319
Foglie paripennate, terminanti in una punta o in un
viticcio
321
320
Infiorescenza non globosa. Foglie chiaramente pelose
Astragalus onobrychis L.
Specie con distribuzione estesa dall'Europa meridionale sino alla Siberia
meridionale, in Italia presente in tutte le regioni settentrionali, in Umbria
ed in Abruzzo. La distribuzione regionale si estende dalle parti più elevate
del Carso goriziano alle Prealpi Giulie, con isolate stazioni delle Alpi
Carniche settentrionali e numerose stazioni dealpine lungo il medio e
corso del Tagliamento e nei magredi dell'alta pianura friulana occidentale.
Cresce in prati aridi a carattere steppico ed in pinete aride ed aperte a pino
silvestre, dalla fascia submediterranea a quella montana. Il nome generico