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deriva dal greco 'astrágalos' (astragalo, un osso del tarso) probabilmente
per l'aspetto angoloso dei semi; il nome specifico allude alla somiglianza
con piante del genere
Onobrychis
. Forma biologica: emicriptofita
scaposa/camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Infiorescenza globosa. Foglie glabre o quasi
Securigera varia (L.) Lassen
Specie dell'Europa sudorientale, presente in tutta l'Italia continentale
salvo che in Puglia, dalla costa alla fascia montana inferiore ove diviene
più sparsa e rara. La distribuzione regionale si estende dalla costa ai
fondovalle del settore alpino, con qualche lacuna soprattutto sulle Prealpi
Carniche occidentali; in Carso è comune ovunque. Cresce in vegetazioni
ruderali e segetali, ai margini di strade, su scarpate, nelle cave, in orli
boschivi ed in prati da sfalcio concimati, su suoli argillosi neutro-basici.
Contiene composti tossici (glicosidi e derivati dell'acido nitropropionico).
Il nome generico deriva dal latino 'securiger' (portatore d'ascia) per la
forma dei legumi. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
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Foglie con meno di 6 foglioline. Fusti alati
322
321
Foglie con più di 6 foglioline. Fusti non alati
323
322
Stipole più larghe di metà del fusto
Lathyrus latifolius L.
Specie sudeuropea presente in tutta Italia, salvo forse che in Valle
d'Aosta, con optimum al di sotto della fascia montana. Nella nostra
regione ha distribuzione sparsa e lacunosa dal Carso alla fascia montana
inferiore; in Carso è diffusa e comune. Cresce in praterie piuttosto
evolute, negli aspetti più aridi dei prati da sfalcio, ai margini di boschi
termofili, su suoli argillosi piuttosto profondi, subaridi d'estate, ricchi in
basi ma talvolta decalcificati. In passato i semi delle cicerchie selvatiche
venivano usati nell'alimentazione umana, specialmente durante le
carestie; l'uso prolungato causava spesso una grave sindrome neurologica
detta 'latirismo' dovuto alla presenza nei semi di un amminoacido tossico.
Il nome generico è la latinizzazione dell'antico termine greco 'lathyros',
che designava una pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza
eccitante. Forma biologica: emicriptofita scandente. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
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Stipole più strette di metà del fusto
Lathyrus sylvestris L. subsp. sylvestris
Specie europeo-caucasica, presente in tutta Italia. La distribuzione
regionale copre quasi tutto il territorio, con lacune nella parte centrale
della media e bassa pianura friulana e nelle Alpi Giulie. Cresce in incolti,
macchie, prati, arbusteti e boscaglie, su suoli aridi d'estate, dal livello del
mare alla fascia montana. In passato i semi delle cicerchie selvatiche
venivano usati nell'alimentazione umana, specialmente durante le
carestie; l'uso prolungato causava spesso una grave sindrome neurologica
detta 'latirismo' dovuto alla presenza nei semi di un amminoacido tossico.
Il nome generico è la latinizzazione dell'antico termine greco 'lathyros',
che designava una pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza
eccitante. Forma biologica: emicriptofita scandente. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
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Fiori solitari o in inforescenze con meno di 7 fiori
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323
Fiori in infiorescenze con più di 7 fiori
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Fiori formanti un racemo il cui peduncolo è più lungo di un fiore. Stipole verdi, senza
nettario scuro
Vicia hirsuta (L.) Gray