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Nome comune:
Gelso comune.
Morfologia:
Arbusto o piccolo albero alto fino a 10 m, con rami
giovani glabri e corteccia verde-bruna. Foglie più o meno triangolari
di 4-6 x 7-10 cm, glabre, con ciuffi di peli alla biforcazione della
nervatura centrale; quelle dei polloni divise in 3 lobi. Fiori
unisessuali, riuniti in amenti. Frutto composto di piccole drupe
(sincarpo), ovale o cilindrico, bianco-verdastro talora screziato di
scuro.
Areale:
Originario dell’Asia orientale, viene coltivato da oltre 4000
anni per l’allevamento del baco da seta. Si spontaneizza lungo i
margini delle strade, nelle siepi, ecc
.
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Frutti subsessili. Foglie molto rigide, di colore verde scuro un po' grigiastro, opache
e piuttosto rugose, a margine con crenatura vistosa e molto regolare (non ci sono
denti), leggermente ripiegato verso il basso
Morus nigra L.
Nome comune:
Gelso nero.
Morfologia:
Arbusto o piccolo albero alto fino a 15 m, con corteccia
grigia, liscia. Foglie più o meno triangolari di 4-6 x 7-10 cm,
pubescenti di sotto, spesso lobate, profondamente cuoriformi alla
base. Fiori unisessuali riuniti in amenti. Frutto composto di piccole
drupe (sincarpo), ovale o cilindrico, da porporino a viola scuro.
Areale:
Originario dell’Asia sudoccidentale, viene coltivato per il
frutto. Raramente si spontaneizza.
Note:
Frequentemente confusa con forme di Morus alba con frutti di
colore scuro, questa specie è molto meno frequente in Italia del gelso
bianco, salvo in alcune aree del meridione.
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Picciolo più breve di 3 cm. Antere giallastre. Frutto nero, con un solo seme
Prunus mahaleb L.
Sinonimi:
Cerasus mahaleb
Mill.
Nome comune:
Ciliegio canino.
Morfologia:
Arbusto o piccolo albero caducifoglio alto fino a 6 m,
con corteccia compatta, lucida, grigio-violetta con striature
trasversali; rami giovani pubescenti. Foglie alterne, ovali-cuoriformi,
riunite a 3-6 su brachiblasti, lucide di sopra, a margine dentato con
denti ghiandolari. Fiori bianchi, riuniti a 3-10 in racemi corimbosi.
Frutto a drupa tondeggiante, nerastra e lucida a maturità.
Areale:
Europa centro-meridionale, Asia sud-occidentale.
Habitat:
Boscaglie termofile aperte e loro margini, siepi, macereti.
Presenza nel Parco:
Poco comune.
Note:
Il legno, molto duro, è adatto per lavori di tornitura e per la
fabbricazione di mobili rustici e pipe, quest’ultime molto apprezzate
per l’aroma del legno.
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Picciolo più lungo di 3 cm. Antere rossastre. Frutto non nero, con più semi
Pyrus communis L.
Sinonimi:
Pyrus pyraster
Burgsd.
Nome comune:
Pero selvatico, perastro.
Morfologia:
Albero alto fino a 10-20 m, con rami induriti
spinescenti all’apice. Foglie alterne a lamina da rotondo-ovale a
elittica a ovale-lanceolata, con margine intero. I fiori, con corolla di
cinque petali bianchi lunghi 12-15 mm e sepali persistenti, sono
raggruppati in corimbi. Il frutto è piriforme, portato da un peduncolo
largo 1,5-2,8 mm.
Areale:
Europa centro–meridionale, Asia occidentale.
Habitat:
Boschi di latifoglie e loro margini.
Presenza nel Parco:
Comune.
Note:
Esemplari di notevoli dimensioni, con circonferenza superiore
ai 4 metri, sono stati censiti nel Bosco di S. Antonio. Nel territorio