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Habitat:
Boschi e boscaglie ripariali e alluvionali, boschi e
boscaglie di roverella su suoli argillosi.
Presenza nel Parco:
Poco comune.
Note:
Negli ultimi decenni gli Olmi nostrani (campestre e montano)
sono stati colpiti da una grave malattia, la “grafiosi”, causata dal
fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio di questo fungo,
veicolato da coleotteri Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la
corteccia, provoca la chiusura dei vasi conduttori e quindi
l’essiccazione della pianta. In passato la corteccia, ricca di tannini e
sostanze coloranti, veniva usata per tingere di giallo le lane e le
conce speciali
.
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Foglie sempreverdi, coriacee
173
172
Foglie decidue, non coriacee
183
173
Foglie a margine dentato
174
173
Foglie a margine intero
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174
Foglie grigio-pelose di sotto. Fiori senza petali. Frutto seccco (ghianda)
Quercus ilex L. subsp. ilex
Nome comune:
Leccio.
Morfologia:
Albero sempreverde alto fino a 25 m, con chioma
ampia e densa e tronco massiccio; corteccia dapprima grigia e liscia,
poi scura e screpolata; rami giovani grigio-tomentosi. Foglie lunghe
3-7 cm, semplici, alterne, con picciolo lungo 5-15 mm; lamina ovata
o lanceolata, molto variabile: foglie dei polloni un po’ spinose,
quelle adulte intere, con pagina superiore verde-scura, liscia e lucida,
e pagina inferiore grigio-tomentosa. Specie monoica, con fiori
unisessuali: i maschili in amenti penduli di 4-6 cm, i femminili
riuniti a 3-5 su un peduncolo di 1-2 cm. Il frutto è una ghianda di
colore bruno, affusolata, inserita fino a circa metà nella cupola.
Areale:
Bacino del Mediterraneo.
Habitat:
Macchie, boschi termofili di caducifoglie in stazioni aride.
Presenza nel Parco:
Poco comune.
Note:
Il Leccio ha limitati impieghi artigianali, essendo il suo legno
molto duro e resistente alle alterazioni ma difficile da lavorare e
stagionare. Viene comunque usato per oggetti sottoposti a forti
sollecitazioni e usura, come parti di attrezzi agricoli, pezzi per torchi,
presse e imbarcazioni, ecc. La corteccia è usata per la concia delle
pelli, perché ricca in tannini. Le ghiande sono impiegate
nell’alimentazione dei maiali; un tempo venivano usate anche
dall’uomo, torrefatte, come surrogato del caffè. In Abruzzo il
decotto di corteccia è utilizzato come antidiarroico e per cicatrizzare
le ferite.
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Foglie verdi su entrambe le facce. Fiori con petali.
Frutto carnoso
175
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Fiori verdastri. Frutto liscio, più stretto di 1 cm. Legno di odore sgradevole
Rhamnus alaternus L. subsp. alaternus
Nome comune:
Alaterno, legno puzzo.
Morfologia:
Arbusto, raramente piccolo alberello alto fino a 5 m,
sempreverde con legno di odore sgradevole; corteccia dapprima
grigia che poi tende a diventare bruno-scura. Foglie alterne, di colore
verde scuro e lucide, con margine irregolarmente dentato. Il frutto è
di colore rosso scuro, con 3 semi.
Areale:
Europa meridionale, Asia occidentale e Africa
settentrionale.
Habitat:
Boschi e arbusteti di caducifoglie termofile, macchie, rupi
calcaree a bassa altitudine.
Presenza nel Parco:
Poco comune e ristretto a quote basse.