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emisferico (circa 1 cm). Fiori ligulati di 10-15 mm, fiori tubulosi di
circa 5 mm. Frutto secco (achenio), pubescente (2,5-3 mm) con
pappo di circa 5 mm. - Anche se ha un odore un po' sgradevole, in
alcuni paesi la pianta viene consumata sia cruda che cotta. Il nome
generico deriva dalla parola francese 'limbarde', con cui viene
chiamata in alcune zone della Francia; quello specifico allude alla
somiglianza delle foglie carnose con quelle di
Crithmum maritimum
.
Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: luglio-
novembre.
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Foglie non disposte in ciuffetti. Fiori senza petali
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Foglie ristrette alla base. Frutto globoso, non alato
Suaeda maritima (L.) Dumort.
Specie cosmopolita, alofilo-nitrofila, comune lungo tutte le coste
italiane; all'interno cresce nelle valli salse del Ferrarese ove però è
quasi ovunque scomparsa. Cresce su suoli salati, con salinità poco
differente da quella marina, soprattutto dove il mare accumula resti
organici. - Pianta erbacea annuale di 3-8 dm, glauca e arrossata alla
fine, con fusto eretto o prostrato, striato, e rami per lo più penduli
verso l'apice. Foglie semplici, semicilindriche, appiattite di sopra,
opache e acute; le foglie inferiori sono spesso opposte le altre
alterne. Fiori in glomeruli di 2-5 o solitari all'ascella di foglie
normali sui rami superiori della pianta. Seme ovale-compresso (0,9-
1,5 mm), finemente reticolato. - È una pianta dalle proprietà
antiossidanti ed epatoprotettive. Il nome generico deriva dal nome
arabo di questa pianta; quello specifico allude all'habitat (marittimo).
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Foglie più o meno amplessicauli e non ristrette alla base. Frutto con un'ala o almeno una
cresta trasversale
Salsola soda L.
Specie paleotemperata, rara ma costante su tutte le coste del
territorio italiano, dal Triestino alla Liguria, coltivata in Romagna,
Marche, Umbria e Lazio. Cresce in suoli salati sulle sponde del
mare, dove si ha accumulo di residui organici. - Pianta erbacea
annuale di 2-12 dm, spesso rossastra alla fine. Fusto eretto, glabro e
liscio, semplice o con rami arcuato-ascendenti. Foglie semplici,
grassette, a sezione semicircolare, con un solo nervo evidente,
lineari, di 2-4 x 20-40 mm, patenti o riflesse, molli o carnose, non
pungenti, con base allargata e avvolgente parzialmente il fusto; le
foglie inferiori e medie sono opposte. Fiori isolati o appaiati
all'ascella delle foglie superiori, con perianzio a forma d'anfora e 5
stami molto sporgenti. Frutto indurito, emisferico o a sezione
pentagonale (6 x 6 mm), all'ascella di una foglia molto allungata ed
altre due lunghe un sesto, o un quarto, della principale e divergenti a
90°. - Foglie e fusti sono commestibili, soprattutto quelli delle piante
più giovani, sia crudi che dopo cottura. Era utilizzata un tempo in
ambito medico per le proprietà diuretiche da chi soffriva di calcoli
renali. Era una fonte importante di carbonato di sodio che veniva
utilizzato nella lavorazione del vetro e nella produzione di sapone. Il
nome generico deriva dal greco 'halos' (mare, sale); quello specifico
allude al contenuto di carbonato di sodio. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Foglie a base troncata
Atriplex tatarica L.