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Foglie della stessa sfumatura di verde sulle due facce. Lobi acuti, terminanti in punta;
insenature tra i lobi ottuse. Infiorescenze corimbose, più o meno erette. Ali del frutto
divergenti ad angolo ottuso o piatto
Acer platanoides L.
Acero riccio. - Il nome generico deriva dal latino 'acer',
aguzzo, in quanto il legno, molto compatto ed elastico, era
usato per fabbricare lance; il nome specifico fa riferimento
alla somiglianza delle foglie con quelle del platano. E’ un
albero alto fino a 30 m, con tronco diritto e scorza tendente
al grigio, finemente fessurata longitudinalmente. La
chioma è composta da foglie decidue, palmate a 5 lobi
poco profondi e dentati. I fiori, di color giallo crema, sono
disposti in corimbi eretti. I frutti sono disamare giallo-
verdastre con ali molto divaricate. Ha un’ampia
distribuzione, dai Pirenei al Caucaso, e sulle montagne
arriva circa ai 1000 m. Il legno, come quello degli altri
aceri europei, è duro, compatto e flessibile; si utilizza per
tavole, mobili, pannelli, strumenti musicali, lavori al tornio.
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Foglie verdi di sopra, verdi-grigiastre di sotto. Lobi ottusi od acuti, ma non terminanti
in punta; insenature tra i lobi acute. Infiorescenze racemose, pendule. Ali del frutto
divergenti ad angolo acuto (a V)
Acer pseudoplatanus L.
Acero di monte, sicomoro. - Il nome generico deriva dal
latino 'acer', aguzzo, in quanto il legno, molto compatto ed
elastico, era usato per fabbricare lance. il nome specifico fa
riferimento alla somiglianza delle foglie con quelle del
platano. E’ un albero che può raggiungere i 30 m, il più
longevo tra gli aceri raggiungendo i 500 anni di età. Ha
tronco colonnare e rami eretti che formano una chioma
ampia e sferica; la scorza è fessurata in scaglie, di colore
grigio-brunastro. Le foglie, di color verde scuro, sono
semplici, opposte, caduche, con 5 lobi separati da stretti
angoli acuti. I frutti sono disamare con ali poco divaricate.
Ha un’ampia distribuzione, dal Portogallo al Caucaso fino
all’Iran; il suo habitat va dalla collina al piano subalpino,
raggiungendo sulle Alpi la quota di circa 1700 m, la più
alta tra gli aceri, caratteristica che gli ha valso l’appellativo
di 'acero di monte'. Il legno dell'acero montano, duro ed
elastico, è il più pregiato tra quello degli aceri ed è quello
di maggior valore economico, per cui questo albero è
spesso coltivato in impianti di arboricoltura da legno, che
viene utilizzato per tavole, parquet, strumenti musicali,
sculture e lavori al tornio.
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Pianta con rami terminanti in spine
Punica granatum L.
Melograno. - Il nome generico deriva da ‘punicus’ che
indicava al tempo degli antichi Romani la provenienza dei
frutti dalla regione costiera della Tunisia, dove si trovava
Cartagine; il nome specifico allude alla presenza dei
numerosi semi dal rivestimento rosso all’interno del frutto.
E’ un arbusto o piccolo alberello che può raggiungere i 3-4
m, con chioma molto irregolare ed espansa, tronco sinuoso
e contorto, diviso e ramificato fin dalla base con rami
assurgenti e rametti laterali spinosi. La scorza, ocracea o
brunastra, a maturità si stacca a squame. Le foglie sono
opposte o subopposte, lucide, semplici, a margine intero,
lunghe 4–7 cm, di colore verde chiaro. I fiori, larghi 2-4
cm, sono di colore rossastro, con grande calice coriaceo
allungato a tubo che contiene un ovario infero e porta dei
petali rossastri o aranciati. Il frutto, la melagrana,