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Appennini tra i 400 e i 1400 m. Le foglie un tempo
venivano usate, come quelle degli altri olmi, come foraggio
per il bestiame. Il legno degli olmi è molto resistente e
tenace: si usava per la fabbricazione di sedie, mozzi di
ruote e parti soggette a forti sollecitazioni. Oggi viene
ancora impiegato in marineria grazie alla sua durabilità se
immerso in acqua, per chiglie di battelli, frangiflutti, bitte,
nonchè per mobili e pavimentazioni.
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Foglie con 7-12 nervi secondari per lato. Rami
giovani glabri o quasi
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Foglie di 2.5-6 x 5-13 cm, con denti muniti di 2 piccoli dentelli
Ulmus minor Mill. subsp. minor
Olmo campestre - Il nome specifico allude alle foglie più
piccole rispetto a quelle dell’olmo montano e dell’olmo
bianco. Latifoglia decidua e longeva che può superare i 400
anni; se cresce nel sottobosco si presenta anche come
arbusto pollonifero mentre come pianta isolata assume un
aspetto maestoso, superante i 30 m. Come albero ha un
tronco eretto e molto ramificato; la scorza dei rami in
gioventù è di colore rosso brunastra, liscia e munita di
numerose lenticelle, ma tende poi ad inspessirsi divenendo
suberosa, grigiastra e solcata longitudinalmente. Le foglie
sono alterne, di forma ellittica e dalle dimensioni molto
variabili, la lamina è lunga 5-12 cm, con margine
doppiamente seghettato. La pagina superiore è glabrescente
e di colore verde scuro, quella inferiore è più chiara con
peli bruni all’ascella dei nervi. I fiori, in gruppi di 15-30,
sono emessi molto prima delle foglie, in febbraio-marzo,
ed hanno antere di colore bruno rossiccio. Il frutto è una
samara con un’incisione apicale dell’ala che raggiunge il
corpo centrale del frutto. L’olmo campestre ha un areale
molto esteso che comprende buona parte dell’Europa e
arriva fino in Iran a oriente e in Nordafrica a sud.
’Genus haud unum nec fortibus ulmis’ (non c’è una specie
sola dei solidi olmi), dice Virgilio nelle Georgiche (2, 83),
consapevole del fatto che esistevano diversi tipi di olmo. E’
presumibile che si riferisca all’olmo campestre quando cita
più volte la tecnica di utilizzare l’olmo come tutore vivo
per la vite, nella classica piantata padana sopravvissuta fino
agli anni ’60 del ‘900. L’olmo campestre aveva molti usi:
le foglie erano utilizzate come foraggio per i maiali ed il
legno, tenace e pesante, era usato per costruire solidi
attrezzi. Virgilio lo cita per la costruzione della stanga
(bure) dell’aratro.
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Foglie di 2-4 x 3-10 cm, con denti semplici (o con un solo dentello)
Ulmus pumila L.
Olmo siberiano. - Il nome specifico ‘pumila’ = piccolo,
nano, allude alle dimensioni delle foglie, le più piccole
rispetto gli altri olmi. E’ abitualmente un albero di taglia
medio-piccola che può tuttavia raggiungere i 20 m, con
tronco che può arrivare a circa 80 cm di diametro. Le foglie
sono lunghe circa 7 cm e larghe circa 3 cm, con base
asimmetrica, margine a denti piccoli e spesso singoli, lisce
e glabre nella pagina superiore, di colore verde scuro che
diviene giallo in autunno. I frutti sono samare lunghe 1-1,5
cm, con un’ala membranosa ovale che favorisce la
dispersione anemocora del seme. Quest’olmo è stato
importato in Europa dalla Cina negli anni trenta del ‘900
per la sua resistenza alla grafiosi, malattia fungina che ha
decimato l’autoctono olmo campestre. Inoltre resiste a
condizioni di aridità estiva e di gelo invernale molto spinti