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Faggio piangente. - Nei faggi selvatici i rami inizialmente
sono pendenti ma poi acquistano un portamento eretto.
Questa varietà ornamentale si caratterizza invece per lunghi
rami che pendono fino al suolo. Ne è documentata la
presenza in Italia dal 1822.
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Rami eretti
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Foglie verdi
Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica
Faggio - Il nome generico è quello utilizzato dagli antichi
romani, forse derivato dal greco ‘phegos’; il nome
specifico si riferisce alla al suo ruolo dominante nelle
foreste di montagna. E’ un albero che può raggiungere i 30
m, con tronco diritto, chioma espansa, scorza liscia e
tipicamente grigia; in inverno i rami portano gemme
affusolate e appuntite lunghe fino a 3 cm. Le foglie sono
alterne, caduche, ovali od ellittiche, lunghe 6-10 cm, a
margine intero e cigliato, con la pagina superiore di colore
verde chiaro, lucida, mentre quella inferiore ha pelosità
lungo i nervi. I fiori maschili sono riuniti in amenti
ovoidali, quelli femminili sono formati da 2 fiori racchiusi
in un involucro spinoso. I frutti, detti faggiole, sono noci
legnose contenenti un solo seme, lunghe circa 2 cm, di
forma ovoidale-triangolare, avvolte in una cupola spinosa
lignificata che a maturità si apre in 4 valve. Le faggiole
sono appetite e disperse da numerosi animali come
scoiattoli e ghiandaie. E’ un albero proprio dell’Europa,
vive in regioni dal clima temperato umido formando estese
foreste da solo o con altri alberi come l’abete bianco; nella
parte meridionale dell’Europa è confinato alle regioni
montuose poichè mal sopporta l’aridità. Più volte citato da
Virgilio, che nelle Georgiche ne indica pure gli antichi usi
per la costruzione del manico dell’aratro o degli assi dei
carri. Il legno del faggio, duro, compatto, a grana fine, con
sfumature rosee, è utilizzato per fabbricare parquet, sedie,
carri, manici, mobili, compensati, truciolati e per la
produzione di carbonella vegetale; si presta bene anche
all’incurvatura, caratteristica utile per la costruzione di
scale a chiocciola. Dai semi, in tempi di carestia, veniva
estratto un olio usato come alimento per il bestiame e per
l’illuminazione. Per il suo tronco colonnare, la chioma
ampia e maestosa che si tinge di giallo e di rosso in
autunno, è ampiamente diffuso e apprezzato come albero
ornamentale per grandi parchi.
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Foglie rossastre
Fagus sylvatica L. f. purpurea (Aiton) C. Schneider