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già in uso presso i Romani, è di origine controversa: forse deriva dal
latino 'iùnix' (giovenca) e 'pàrio' (do alla luce), alludendo al fatto che una
delle specie (
Juniperus sabina
L.) veniva somministrata alle vacche per
favorire il parto, oppure da 'iùnior' (più giovane) e 'pàrio' (do alla luce),
perché produce sempre nuovi germogli. Forma biologica: fanerofita
cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
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Foglie senza striscia chiara di sopra. Infruttescenze di
aspetto diverso
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Foglie appiattite e disposte a pettine sui rami
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Foglie non appiattite e non disposte a pettine sui rami
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Foglie con due strie chiare di sotto
Pseudotsuga menziesii (Mirb.) Franco
Albero originario delle regioni costiere del Nord America, dalla Columbia
Britannica alla California, meglio conosciuto con il nome comune di
'Abete di Douglas', dal botanico scozzese David Douglas, che inviò nel
1827 il primo materiale di propagazione in Europa. È stato introdotto nel
continente europeo nella prima metà dell'800 e in Italia è presente in
parchi e giardini ed anche nei rimboschimenti. Sui Colli Euganei è
presente come avventizia sporadica. È intollerante alle alte e basse
temperature e può soffrire molto a causa di gelate tardive e siccità estive.
Il legno è molto richiesto, ma la resistenza e la tessitura non sono
uniformi: richiede perciò un'attenta selezione per avere una buona
uniformità. L'utilizzo è svariato soprattutto nelle costruzioni: barche,
ponti, case, carpenteria in genere, traversine ferroviarie, proprio per la sua
leggerezza, robustezza, elasticità e resistenza agli agenti atmosferici. È
ampiamente utilizzato anche nell'industria della carta. Se le foglie
vengono strofinate, emanano un caratteristico odore di limone. Il nome
generico deriva dal latino 'pseudo' (falso) e dal nome del genere
Tsuga
. Il
nome specifico è dedicato al naturalista scozzese Archibald Menzies, che
lo scoprì e lo descrisse nel 1791 nell'isola di Vancouver. Forma biologica:
fanerofita scaposa.
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Foglie senza strie chiare di sotto (ma a volte con margine
e nervatura centrale di un verde più scuro)
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Foglie decidue, di color verde pallido. Semi numerosi, riuniti in pigne legnose
Taxodium distichum (L.) Rich.
Il cipresso calvo è originario delle zone paludose degli Stati Uniti presso
il Golfo del Messico. È stato introdotto in Europa nel XVII secolo, ove
viene utilizzato a scopo ornamentale in parchi cittadini (generalmente
vicino a laghetti e corsi d'acqua, dove trova condizioni più simili a quelle
dell'ambiente originale). In Italia, oltre ad essere coltivato, dal livello del
mare ai 300 m circa, è anche segnalato come specie avventizia in
Lombardia e Trentino-Alto Adige e anche sui Colli Euganei, dove appare
raramente. È tra le poche conifere con foglie decidue. Il nome del genere
(
Taxodium
) allude all'aspetto simile al tasso (
Taxus baccata
), che però è
sempreverde. È un albero longevo, può raggiungere i 1000 anni di età.
Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie sempreverdi, di color verde scuro. Semi solitari, circondati da un involucro
carnoso rosso
Taxus baccata L.
Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma
solitamente raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi e
giardini); solo in poche regioni d'Italia esistono ancora boschi dominati
dal tasso, come in Sardegna ove, mancando il faggio, il tasso si associava
con l'agrifoglio nelle foreste montane più umide. Allo stato selvatico sono