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si è trasferita in siti ruderali su suoli limoso-argillosi freschi e piuttosto
profondi, ricchi in composti azotati. I fiori, sia femminili che maschili,
sono utilizzati nel processo della produzione della birra, a cui il luppolo
conferisce il tipico aroma. I getti giovani si usano come gli asparagi per
condire risotti e frittate. Il nome generico deriva da quello altogermanico
della pianta (Humel), utilizzata per la produzione della birra; quello
specifico è di significato incerto. Forma biologica: fanerofita lianosa.
Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie non lobate. Fiori con petali. Frutto carnoso
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Fiori e frutti in gruppi di più di 2, situati all'apice dei rami. Pianta decidua
Lonicera caprifolium L.
La lonicera comune è una specie pontico-sudeuropea presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale salvo che in Valle d'Aosta. È molto diffusa
sui Colli Euganei. Cresce in macchie, boscaglie, ai margini di boschi
caducifogli (quercete e castagneti) su suoli argillosi abbastanza profondi e
freschi, su substrati sia calcarei che arenacei ma ricchi in basi, al di sotto
della fascia montana superiore. Le bacche contengono glucosidi e sono
tossiche. Il genere è dedicato al botanico tedesco Adam Lonitzer-
Lonicerus (1528-1586), il nome specifico forse allude al fatto che le
foglie sono appetite dalle capre. Forma biologica: fanerofita lianosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fiori e frutti accoppiati all'ascella delle foglie. Pianta sempreverde
Lonicera japonica Thunb.
Il caprifoglio giapponese è una specie originaria dell'Asia orientale (Cina,
Corea, Giappone), presente in Italia dal 1820. Introdotta per ornamento
ma con forte propensione a diffondersi spontaneamente, è segnalata come
avventizia in Italia centro-settentrionale (salvo che in Umbria), Abruzzo e
Campania, dal livello del mare ai 600 m circa. Sui Colli Euganei è
piuttosto frequente ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali, nelle siepi, ai
margini di strade, in discariche, spesso alla periferia degli abitati, e può
essere anche invadente. Le bacche contengono glucosidi e sono tossiche.
Il genere è dedicato al botanico tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-
1586). Il nome specifico allude ad uno dei paesi di origine. Forma
biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Petali arancioni, fusi tra loro
Campsis radicans (L.) Bureau
La bignonia è una specie originaria della parte sudorientale degli Stati
Uniti, ove cresce lungo i corsi d'acqua. Introdotta dalla Virginia in
Inghilterra all'inizio del XVII secolo, è oggi diffusa in tutta l'Europa
centro-meridionale come pianta ornamentale a causa dei vistosissimi
fiori. Una selezione ottenuta dall'ibrido con l'asiatica
C. grandiflora,
caratterizzata dai fiori particolarmente grandi, fu messa in commercio nel
1889 dai vivai Tagliabue di Lainate (Milano), con il nome di 'M.me
Galen'. Sui Colli Euganei appare raramente come pianta inselvatichita. Il
nome generico, istituito da João de Loureiro nel 1790, fu attinto dal greco
'kámptein' (incurvare) per sottolineare il fatto che i fiori possiedono
'stamina mutuo incurva', cioè stami ricurvi l'uno verso l'altro. Forma
biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: (luglio) agosto-
settembre.
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Petali bianchi o violetti, liberi
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Fiori violetti. Foglioline a margine intero
Clematis viticella L.
Il vitalbino è una specie mediterraneo-orientale presente in Italia
continentale, con alcune lacune, dal livello del mare ai 600 m circa. È una