12
prevalentemente su substrati calcarei, con optimum al di sotto della fascia
montana inferiore. Il nome generico era già in uso presso i Romani, e
deriva dal latino 'acer' (appuntito, acuto), forse per la forma dei denti
fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al fatto che il legno di
alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era usato per la
fabbricazione di lance; il nome specifico si riferisce alla città di
Montpellier. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura:
aprile.
25
Foglie con 5 lobi
26
26
Foglie più lunghe di 10 cm
27
26
Foglie lunghe al massimo 10 cm
Acer campestre L.
L'acero campestre è una specie europeo-asiatica occidentale presente in
tutta Italia (in Sardegna come avventizia) sino alla fascia montana
inferiore. È diffuso in tutta la nostra regione ed è comune in Carso. Cresce
in boschi misti di latifoglie decidue, soprattutto ai loro margini, a volte
nelle siepi. Predilige suoli calcarei, ma ha un'ampia valenza ecologica.
Resiste all'inquinamento ed alla siccità e sopporta le potature; è una pianta
molto rustica impiegata per siepi, molto decorativa soprattutto in autunno
grazie alla colorazione, di un giallo intenso, delle foglie in procinto di
cadere. Il legno, duro, compatto e omogeneo si presta alla costruzione di
attrezzi agricoli, piccoli oggetti ed è un buon combustibile. Capitozzato a
circa 3 m di altezza, è stato largamente impiegato come tutore vivo della
vite nella classica piantata che ha contraddistinto per secoli il paesaggio
della Pianura Padana. Può vivere 150-200 anni. Il nome generico era già
in uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer' (appuntito, acuto, duro,
aspro), forse per la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
, oppure in
riferimento al fatto che il legno di alcune specie europee, molto compatto
ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico
allude al fatto che la pianta è un importante costituente delle siepi che
delimitano i campi. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
27
Foglie della stessa sfumatura di verde sulle due facce. Lobi acuti, terminanti in punta;
insenature tra i lobi ottuse. Infiorescenze corimbose, più o meno erette. Ali del frutto
divergenti ad angolo ottuso o piatto
Acer platanoides L.
L'acero riccio è un albero europeo presente in tutta Italia salvo che in
Puglia e Sardegna, con optimum nelle fasce collinare e montana inferiore.
Nella nostra regione è diffuso dal Carso alle Alpi e molto più raro in
pianura. Cresce nei boschi, soprattutto in quelli di forra, su suoli argillosi
profondi, umiferi e molto freschi. La pianta può vivere fino a 500 anni. La
cultivar 'Crimson King', dal fogliame arrossato, è una delle più note e
utilizzate a scopo ornamentale. Il legno, come quello degli altri aceri
europei, è duro, compatto e flessibile; si utilizza per tavole, mobili,
pannelli, strumenti musicali, lavori al tornio. Il nome generico era già in
uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer' (appuntito, acuto), forse per
la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al fatto
che il legno di alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era
usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico allude alla
somiglianza delle foglie con quelle del platano; il nome comune 'acero
riccio' deriva dalla foglia palmata, che ha apici appuntiti, allungati e
margini dentati. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
27
Foglie verdi di sopra, verdi-grigiastre di sotto. Lobi ottusi od acuti, ma non terminanti
in punta; insenature tra i lobi acute. Infiorescenze racemose, pendule. Ali del frutto
divergenti ad angolo acuto (a V)
Acer pseudoplatanus L.
L'acero di monte è un albero europeo-asiatico occidentale presente in tutta
Italia (in Sardegna come avventizio) dalla fascia submediterranea a quella
1...,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11 13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,...44