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cenosi erbacee igrofile ai margini di faggete, a volte anche su suoli
moderatamente salati. Il nome generico deriva dal greco 'gale' (latte) ed
allude al fatto che questa pianta era nota per un'azione stimolatrice della
secrezione lattea, a tal punto da essere somministrata alle puerpere. In
passato veniva ritenuta efficace anche contro la peste, da cui il nome
tedesco 'Pestilenzkraut'. Il nome specifico deriva dal latino 'officina'
(officina, farmacia) ed allude al suo uso a scopo medicinale. È stata
ampiamente coltivata quale foraggera per stimolare la secrezione lattea
nelle mucche e conservare a lungo la portata di latte, anche se furono
constatati casi di intossicazione del bestiame. In effetti i semi alla
maturazione contengono un alcaloide tossico, la galegina. Diffusa in tutta
l'area del Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-luglio.
333
Fiori rosei o rossastri
334
334
Pianta più bassa di 3 dm. Legume non dentellato
Astragalus monspessulanus L.
Specie eurimediterranea a baricentro occidentale, presente in tutta Italia
salvo che in Sardegna al di sotto della fascia montana superiore. Cresce in
pascoli e prati aridi, generalmente su suoli pesanti, fortemente argillosi. Il
nome generico deriva dal greco 'astrágalos', per la forma spigolosa dei
semi simile a quella dell'astragalo, un osso del tarso; il nome specifico si
riferisce alla città di Montpellier. Diffusa soprattutto alle quote inferiori
del Parco. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
aprile-agosto.
334
Pianta più alta di 3 dm. Legume dentellato
Onobrychis viciifolia Scop.
Specie di origine controversa, soprattutto in passato ampiamente coltivata
come foraggio e quindi forse introdotta almeno nelle regioni dell'Italia
centro-meridionale, presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana superiore (a volte anche più in alto). Cresce in prati falciati e
concimati, sulle Alpi anche in prati aridi naturali o semi-naturali. Il nome
generico deriva dal greco 'ónos' (asino) e 'brýkein' (brucare, mangiare), e
significa quindi 'pianta mangiata dagli asini'. Specie spontanea e coltivata
diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
335
Foglie semplicemente pennate
Heracleum sphondylium L. subsp. sphondylium
Entità appartenente ad un complesso di sottospecie diffuso in tutta Italia,
ad ampia distribuzione europea, presente in Italia centro-settentrionale e
sulle montagne dell'Abruzzo sino alla fascia montana superiore. Cresce in
prati pingui, vegetazioni ruderali, orli di boschetti nitrofili a sambuco,
vegetazioni ad alte erbe nelle radure, su suoli limoso-argillosi freschi ed
umiferi, piuttosto profondi, ricchi in basi e composti azotati. Il nome
generico allude ad Eracle (Ercole), in riferimento alle dimensioni notevoli
di alcune specie; il nome specifico in greco significa 'vertebra', in
riferimento al fusto con nodi ingrossati, simili a vertebre. Considerata in
passato una panacea e rimedio per tutti i mali, contiene bergaptene, una
furanocumarina che può provocare reazioni fotoallergiche: anche il solo
contatto, in soggetti sensibili, può causare vesciche ed arrossamenti
soprattutto dopo l'esposizione alla luce solare. Diffusa soprattutto alle
quote superiori del Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
335
Foglie 2-4-pennate
Anthriscus sylvestris (L.) Hoffm. subsp. sylvestris
Specie eurasiatico-temperata presente in tutta l'Italia continentale salvo
che in Puglia e forse in Umbria, con optimum nella fascia montana.