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Specie polimorfa, presente in Italia con 3 sottospecie; quella nominale è
endemica degli Appennini e delle montagne della Sicilia nordorientale,
con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in quercete, boschi
misti, faggete termofile aperte. Il nome generico è di etimologia incerta:
potrebbe derivare dal semitico 'helebar' che in greco designava una pianta
usata contro la follia, oppure dal greco 'helein' (far morire), per la
velenosità di tutte le specie; la specie è dedicata al botanico siciliano
Paolo Boccone (1633-1703). Contiene un alcaloide tossico, l'elleborina;
in alcune regioni d'Italia viene anche chiamato 'erba nocca' perché serviva
a curare (annoccare) animali domestici dalle ferite purulente: si
introduceva il rizoma nella ferita, e l'elleborina faceva maturare il
bubbone. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile. Sinonimi:
Helleborus
bocconei
Ten. subsp.
intermedius
(Guss.) Greuter & Burdet
368
Petali più di 5. Stami più di 10
369
368
Petali 5. Stami 10
370
369
Foglie trilobate, tutte basali
Hepatica nobilis Schreb.
Specie europea presente in tutta l'Italia continentale al di sotto della fascia
montana superiore. Cresce in querceti ombrosi e faggete termofile, su
suoli argillosi piuttosto profondi, umiferi, da freschi a subaridi d'estate,
più o meno ricchi in composti azotati, da calcarei a neutri. Il nome
generico deriva dalle foglie vagamente simili per forma e colore della
pagina inferiore ad un fegato. La pianta è tossica (protoanemonina).
Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: marzo-maggio. Sinonimi:
Anemone hepatica
L.,
Hepatica triloba
Chaix
369
Foglie non trilobate, presenti anche sui fusti fioriferi
Anemone hortensis L. subsp. hortensis
L'anemone fior di stella è una specie a distribuzione centrata nella parte
settentrionale della regione mediterranea, in Italia presente in tutte le
regioni peninsulari, in Liguria e nelle isole. Cresce in prati aridi, in boschi
cedui molto aperti, negli oliveti, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. Tutta la pianta è tossica per la presenza di alcaloidi. Il nome
generico, dal greco 'ànemos' (vento) forse allude alla vita effimera dei
fiori; il nome specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica: geofita
bulbosa. Periodo di fioritura: gennaio-giugno (a seconda della latitudine).
370
Petali ad apice intero
371
370
Petali ad apice bilobato, bifido o dentato
373
371
Foglie composte, con segmento centrale picciolettato
Geranium robertianum L.
Specie eurasiatica oggi diffusa anche in Nord America, presente in tutta
Italia dalla pianura alla fascia montana. Origina da boschi alluvionali, da
cui è passata a siti disturbati su suoli argillosi ricchi in composti azotati,
molto più freschi rispetto al simile
G. purpureum
, associandosi ad
Alliaria petiolata
,
Parietaria officinalis
,
Urtica dioica
etc. Il nome
generico deriva dal greco 'géranos' che significa 'gru' ed allude al lungo
becco che sormonta i frutti. Il nome specifico deriva da quello volgare
(Erba di San Roberto). Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
terofita scaposa/emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
371
Foglie non composte
372
372
Petali più lunghi di 1 cm. Pianta perenne
Geranium sylvaticum L.