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Specie eurasiatico-temperata presente in tutta l'Italia continentale salvo
che nelle estreme regioni meridionali (Puglia, Basilicata e Calabria), con
optimum nella fascia montana. Cresce in radure boschive e nei mantelli,
su suoli limoso-argillosi sciolti, profondi, freschi, ricchi in composti
azotati e basi, a volte subacidi. Il nome specifico, che deriva da quello di
una forma di turbante introdotta nel XV secolo, allude alla forma della
corolla. Pianta espettorante, emmenagoga, emolliente, diuretica,
cardiotonica, proprietà contenute soprattutto nel bulbo, che vengono
utilizzate in erboristeria. Diffusa soprattutto alle quote superiori del Parco.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
395
Petali 4, più brevi di 1 cm
396
396
Petali azzurro-violetti. Pianta annua
Sherardia arvensis L.
Specie mediterraneo-sudeuropea oggi molto diffusa nelle zone temperate,
presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana superiore.
Cresce in vegetazioni segetali come coltivi, vigneti, orti etc., a volte nelle
lacune dei prati, su suoli limoso-argillosi subaridi, ricchi in composti
azotati, da basici a neutri, con
Euphorbia helioscopia
,
Fumaria
officinalis
,
Geranium dissectum
etc. Il genere è dedicato al botanico
inglese W. Sherard (1659-1728); il nome specifico in latino significa 'dei
campi arati'. In passato il colore rosso estratto dalle sottili radici era usato
per la tintura dei tessuti. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
396
Petali rosa o viola scuro. Piante perenni
397
397
Verticilli con 4 foglie. Corolla con un tubo ben sviluppato
Asperula aristata L. f. subsp. longiflora (Waldst. & Kit.) Hayek
Entità mediterraneo-montana presente in tutta Italia salvo che in Valle
d'Aosta, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con optimum al di
sopra della fascia montana inferiore. Cresce su pendii aridi e pietrosi e
sulle rupi, prevalentemente su substrati calcarei. Il nome generico deriva
dal latino 'asper' (ruvido) con riferimento al fusto ed alle foglie di alcune
specie, quello specifico allude al tubo molto alungato della corolla. Rara
nel Parco, segnalata a M. Falco e nel Fosso del Barbicaio. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Sinonimo:
Asperula aristata
L. fil. subsp.
scabra
(Presl) Nym.
397
Verticilli con più di 4 foglie. Corolla con tubo subnullo
398
398
Foglie lanceolate (chiaramente più larghe al centro)
Galium rubrum L.
Specie endemica delle Alpi, in Italia presente lungo tutto l'arco alpino e
sull'Appennino emiliano. Cresce in boscaglie aperte ed in prati aridi, dalla
fascia submediterranea a quella montana inferiore. Il nome generico
deriva dal greco 'gala' (latte) cui allude anche quello italiano 'caglio':
diverse specie venivano usate per far cagliare il latte nella lavorazione del
formaggio; il nome specifico allude al colore rossastro dei fiori. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
398
Foglie lineari o filiformi
Asperula purpurea (L.) Ehrend. subsp. purpurea
Specie mediterraneo-montana presente in tutta l'Italia continentale salvo
che in Puglia, Calabria e forse Valle d'Aosta, dal livello del mare alla
fascia montana inferiore. Cresce in ambienti caldi ed aridi, in gramineti
steppici e ai margini di pinete esposti a sud, in pietraie, su rupi e calanchi.
Il nome generico deriva dal latino 'asper' (ruvido) con riferimento al fusto
ed alle foglie di alcune specie; il nome specifico allude al colore dei fiori.
Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica:
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