© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Nicola M. G. Ardenghi, Andrea Moro
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Questo è un ibrido cultigeno tra le americane V. berlandieri Planch. e V. riparia Michx. Dalla fine del XIX secolo viene largamente utilizzato come portainnesto con lo scopo di contrastare gli attacchi fillosserici all’apparato radicale dei vigneti, e appare talvolta anche allo stato subspontaneo. Nell'area di studio è presente in habitat ruderali, incolti, margini boschivi, rive, fino alla fascia collinare. Il nome generico è il nome latino della vite, che deriva da 'viere' (legare); l’ibrido è dedicato a Franz Kober (1864–1943), agronomo austriaco famoso per aver selezionato l'ibrido portainnesto Kober 5 BB, uno di quelli utilizzati con maggior successo in viticultura. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio. |
Nome italiano: Vite ibrida (Italia).
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Serle, centro abitato, orto. , Lombardia, Italia 27/09/05 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Comune di Serle, centro abitato, orto. , Lombardia, Italia 27/09/05 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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© © Fabrizio Bartolucci Fabrizio Bartolucci Città dell'Aquila, AQ, Italia 03/07/2017
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© © Fabrizio Bartolucci Fabrizio Bartolucci Città dell'Aquila, AQ, Italia 03/07/2017
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© © Fabrizio Bartolucci Fabrizio Bartolucci Città dell'Aquila, AQ, Italia 03/07/2017
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© © Fabrizio Bartolucci Fabrizio Bartolucci Città dell'Aquila, AQ, Italia 03/07/2017
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© Herbarium MSNM, holotypus (Civico Museo di Storia Naturale, Milano)
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© Herbarium MSNM, holotypus (Civico Museo di Storia Naturale, Milano)
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© Nicola M. G. Ardenghi – Dip. di Scienze della Terra e dell'Ambiente - University of Pavia Nicola M. G. Ardenghi Montù Beccaria, Lombardia, Italia 2014
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