Il ciliegio canino è un albero-arbusto deciduo dell'Europa meridionale presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna. Nell'area di studio è frequente in stazioni aperte e soleggiate, orli e mantelli forestali, cespuglieti e ostrieti radi fino al settore prealpino. Cresce in boschi radi di latifoglie decidue, nelle macchie, nelle siepi, nei mantelli di boschi termofili, anche pioniero su suoli di solito calcarei e spesso sassosi, dal livello del mare a 800 m circa (ma in Sicilia raggiunge i 1900 m). Dai frutti, dal sapore sgradevole, si ricavano essenze per liquori. Tutta la pianta contiene cumarine, composti aromatici usati nella confezione di essenze di frutta e profumi. Il legno, per le caratteristiche aromatizzanti, viene usato per fabbricare pipe; esso veniva impiegato anche, a causa della durezza e resistenza, per lavori di tornitura e per fabbricare giocattoli. La pianta selvatica è spesso impiegata come portainnesto per varietà di ciliegi da frutto. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta (deriva comunque dal greco 'prunon', che significa 'prugna'); quello specifico deriva dall'arabo, e allude forse al nome di un'antica città del Libano. Forma biologica: fanerofita cespugliosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: aprile-maggio.

Nome italiano: Albero di S. Lucia (Veneto, Belluno), Amareni di Madunia (Sicilia), Brugnoel (Lombardia, Sondrio), Caganeiro (Piemonte, Alessandria), Canna di Baden (Toscana), Cavrè (Lombardia, Valle Camonica), Cerasa canina (Marche), Ceraso di cani (Calabria), Ceraso di S. Lucia (Emilia-Romagna), Ceraso purganti (Sicilia), Ceraso salvatico (Campania, Terra di Lavoro), Ceraso selvaggio (Basilicata, Potenza), Ceresa salvaiga (Piemonte, Torino), Ceresen (Piemonte, Novara), Ceresola amara selvadega (Lombardia, Como), Ciaresar salvadi (Friuli), Ciciruzzu (Campania, Cosenza), Ciliegio canino (Italia), Ciliegio canino (Toscana), Ciliegio di S. Lucia (Toscana), Ciliegio nano (Toscana), Ciliegio odoroso (Emilia-Romagna), Cirasa lampasa (Sicilia), Cirasa sarvaggia (Sicilia, Etna), Ciriscio canino (Abruzzi), Erbo di S. Lussia (Piemonte), Lampasa purganti (Sicilia), Legno di S. Lucia (Toscana), Malebo (Toscana), Osseti (Veneto, Treviso), Pudin (Friuli, Carnia), Sarizì bastard (Lombardia, Brescia), Sbolzafrin (Veneto, Verona), Sereza amara (Lombardia, Bergamo), Spinziol (Veneto, Verona), Viai (Lombardia, Valle Camonica).