Il salice di Waldstein è un arbusto diffuso dalle Alpi svizzere orientali fino ai Carpazi ed ai Balcani attraverso le Alpi centro-orientali e dinariche. In Italia è presente lungo quasi tutto l’arco alpino. Nell'area di studio è presente in versanti freschi, macereti, pendii umidi detritici lungamente innevati, della fascia montana superiore. È un arbusto microtermo tipico della fascia subalpina, ove cresce su substrati prevalentemente calcareo-dolomitici in pascoli pietrosi, cespuglieti, ontaneti ad Alnus viridis, canaloni di slavina e macereti lungamente innevati, di solito esposti a nord. Come in tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); la specie è dedicata a F. A. von Waldstein (1759-1823), descrittore della flora ungherese. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

Nome italiano: Salice di Waldstein (Italia).