La vulneraria comune appartiene a un polimorfo e difficile gruppo a distribuzione eurimediterranea presente, con numerose sottospecie di difficile identificazione, in tutte le regioni d’Italia; la subsp. alpicola è presente lungo tutto l'arco alpino salvo che in Liguria. Nell'area di studio è presente negli affioramenti rocciosi, ghiaioni, praterie, rupi, della fascia montana. Cresce in prati e pascoli, su substrati calcarei, con optimum nelle fasce alpina e subalpina. La specie veniva ampiamente utilizzata nella medicina popolare per la cura delle piaghe e delle ferite. Il nome generico, dal greco 'anthòs' (fiore) e 'iulus' (peluria), allude all'aspetto peloso del calice; il nome specifico deriva dal latino vulnus' (ferita), per le proprietà cicatrizzanti. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.

Nome italiano: Antillide alpestre (Italia), Vulneraria alpestre (Italia).