© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro, Silviana Mauri, Andrea Truzzi
|
|
|
La maggior parte delle specie di bambù sono originarie dell'Asia e dell'America, ove crescono ad altitudini variabili, dal livello del mare sino a 3000 m sull'Himalaya; alcune specie sono spontanee in Africa (in particolare nell'Africa sub-sahariana e in Madagascar) e in Oceania, mentre non esistono bambù spontanei in Europa. Nell'area di studio è naturalizzata in habitat ruderali umidi, incolti umidi, fino alla fascia collinare. A scopo ornamentale sono state introdotte in Italia numerose specie, oggi suddivise in diversi generi dall' intricata tassonomia come Arundinaria, Bambusa e Phyllostachys, alcune delle quali si sono ben adattate al nostro clima. Molti bambù sono popolari come piante da giardino, ma necessitano di cure per contenere il loro comportamento invasivo: si propagano principalmente attraverso le radici e/o rizomi, i quali possono lanciare nuovi culmi che spuntano in superficie e che invadono spesso superfici assai vaste. Le diverse specie hanno numerosissimi usi nei paesi d'origine, a anche da noi i bambù vengono spesso utilizzati per la costruzione di staccionate o canne da pesca. Phyllostachys viridiglaucescens è una specie di origine cinese, molto diffusa soprattutto nelle regioni dell’Italia centro-settentrionale, ove persiste a lungo dopo l'abbandono dei parchi e dei giardini in cui è stata piantata attraverso una motiplicazione vegetativa molto vigorosa che sopprime altre specie concorrenti. Il nome generico deriva dal greco dal greco 'phýllon' (foglia) e “stachys' (spiga) e significa quindi 'con foglie disposte in spiga'; il nome specifico si riferisce al colore verde-glauco dei fusti. Forma biologica: nanofanerofita. |
Nome italiano: Bambù verde-glauco (Italia).
|
© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Richmond-upon-Thames, Royal Botanic Gardens, Kew, UK 17/03/2009 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
|
© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Richmond-upon-Thames, Royal Botanic Gardens, Kew, UK 17/03/2009 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
|
© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Richmond-upon-Thames, Royal Botanic Gardens, Kew, UK 17/03/2009 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
|
© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Richmond-upon-Thames, Royal Botanic Gardens, Kew, UK 17/03/2009 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Andrea Truzzi
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Andrea Truzzi
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Andrea Truzzi
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Andrea Truzzi
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Eugenio Zanotti
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Silviana Mauri
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Silviana Mauri
|
© Museo Civico di Storia Naturale di Milano - La flora esotica lombarda Silviana Mauri
|
© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Richmond-upon-Thames, Royal Botanic Gardens, Kew, UK 17/03/2009 Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
|
|