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Questa specie cresce nelle Alpi meridionali centro-orientali, dal Lago di Como
al Carso, estendensosi sino all’Istria e alla parte nord-occidentale delle Alpi
Dinariche della Croazia.
In Slovenia cresce in luoghi rocciosi e cespugliosi, nelle foreste di pini, su greti
fluviali aridi e su rocce carbonatiche, dalla pianura alla montagna, nelle Alpi
Dinariche, nelle Prealpi e forse anche nelle Alpi pre-dinariche, nella regione
submediterranea, in quella subpannonica e in quella alpina.
Dactylorhiza maculata
(L.) Soó subsp.
maculata
- Orchide macchiata
L’orchide macchiata appartiene alla famiglia delle Orchidaceae, che è una delle
famiglie più numerose delle fanerogame. Le specie più numerose sono quelle
tropicali, mentre in Slovenia ne crescono un’ottantina.
Il loro trapianto nel giardino botanico di Juliana presenta diverse difficoltà. Dai
semi si ottengono piante adulte solo se vengono a contatto con determinate
specie di funghi dai quali poter attingere le sostanze necessarie per il loro
sviluppo. Le piantine diventano dipendenti dal fungo, con il quale vivono in
simbiosi. I funghi riforniscono la pianta di acqua e di sostanze minerali
nutritive ricevendone in cambio sostanze organiche.
Il nome sloveno dell’orchide macchiata (
pegasta prstasta kukavica; prstast
= a
forma di dito) allude alla forma dei rizotuberi. I tuberi del genere
Orchis
hanno invece una forma arrotondata. Il nome
specifico
maculata
(
pegasta
) fa riferimento alle sottili foglie basali lanceolate e macchiate. Il colore dei fiori varia dal
rosa chiaro fino al porpora. Cresce nei prati, nei boschi luminosi e nei margini boschivi dalla fascia basale al quella
montana sull’intero territorio della Slovenia. È diffusa in quasi tutta l’Europa, in Asia e in Africa settentrionale.
In Slovenia, tutte le piante della famiglia delle Orchidaceae sono altamente minacciate essendo gli habitat a loro adatti
sempre più rari. Sono piante molto sensibili a fertilizzanti: su suoli concimati e nei prati non falciati non crescono più.
Daphne blagayana
Freyer - Dafne blagayana
Tra le piante slovene la dafne blagayana è senza dubbio la specie che ha
suscitato il maggior interesse e su cui più si è scritto. Per alcuni decenni è stata
una vera rarità botanica slovena e un’attrazione che ha “portato l’onore e la
gloria della Carniola nel mondo”. La storia inizia il 22 maggio 1837, quando un
contadino del monte Gora di Polhov Gradec, chiamata anche Sveti Lovrenc,
portò un ramo di questo fiore al compatriota carniolano Rihard Ursini, il conte
Blagay. Blagay non conosceva questa pianta e il giorno dopo la inviò quindi a
Lubiana al Museo Provinciale della Carniola dove lavorava il suo amico Henrik
Freyer, allegando una lettera in cui suggeriva che probabilmente si trattava di
una specie del genere
Daphne
e in cui chiedeva all’amico di decidere la specie.
Partendo dal nome del conte, Freyer nominò la pianta sconosciuta
Daphne
blagayana
. L’anno seguente il conte Blagay visitò la casa natale di Federico Augusto II di Sassonia e, per immortalare
quella visita reale, nello stesso anno (1838) fece costruire un monumento che rappresentava il re, la sua visita e il fiore
che cominciò a chiamare proprio “fiore del re”. Il professor Tone Wraber descrisse tale opera come “un antico
monumento all’antica cultura botanica sul territorio sloveno”.
Per più di 30 anni il monte Gora sopra Polhov Gradec fu l’unico luogo di ritrovamento della
Daphne blagayana
in
territorio sloveno, ma in seguito essa venne scoperta anche altrove in Slovenia e all’estero. La pianta è infatti molto
diffusa nei Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania, Macedonia, Grecia, Bulgaria e
Romania). Il limite nord-occidentale della distribuzione è il nord-est dell’Italia, nelle Prealpi Carniche.
Federico Augusto II durante la sua visita espresse il desiderio e l’auspicio che i Carnioliani riuscissero a proteggere
questi fiori impedendone la distruzione. Questo avvertimento espresso dal re fu probabilmente il primo pensiero
cosciente non utilitaristico per la conservazione della natura in Slovenia, ed è per questo che il fiore reale è diventato
un simbolo delle attività di conservazione in Slovenia.
Daphne cneorum
L. - Dafne odorosa "Cneoro"
In Slovenia crescono sei diversi tipi di dafne. Tra i fiori profumati, il cneoro è quello con le caratteristiche più
particolari. Questo arbusto sempreverde prospera sui pendii aridi e soleggiati, nei boschi luminosi e nei prati rocciosi.
Cresce sparso nelle zone montane in quasi tutta la Slovenia: è relativamente comune nelle Dolomiti di Polhov Gradec,
nel Zasavje e nel Kočevje. Nelle Alpi è raro, lo si trova nella valle del Draga sotto Begunjščica e sui pendii del monte
Smolnik lungo il vecchio sentiero delle miniere che conduce alla casa di Valvasor sotto il monte Stol. In Europa è
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