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Dryades UNITS
Progetto Dryades - Università di Trieste
Il progetto Dryades, iniziato alla fine degli anni '90, raggruppa tutte le iniziative ed i progetti coordinati dal Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste nel campo della Biodiversity Informatics. Al momento Dryades è funzionale all'attività di tre progetti internazionali: Open Discovery Space, VIBRANT ed il progetto interreg SiiT (Italia-Slovenia). Il sito web di Dryades permette l'accesso a guide interattive per l'identificazione di piante funghi ed animali, ad archivi con centinaia di migliaia di immagini digitali e a diverse banche dati sulla biodiversità dell'Italia. Una sezione specifica, legata al progetto SiiT, è dedicata ai progetti per le scuole.

SiiT
Progetto SiiT
SiiT è un progetto triennale iniziato il 1 ottobre 2011, rivolto a potenziare la conoscenza della biodiversità in un'area che si estende dalle coste dell'Adriatico orientale (Italia) alla Slovenia occidentale, fornendo alle scuole (dalle elementari alle università) e ad amatori e cittadini interessanti alla natura degli innovativi strumenti in rete per l'identificazione di piante, animali e funghi. Le guide di SiiT sono utilizzabili anche sul campo tramite telefonini di ultima generazione. SiiT organizza dimostrazioni, seminari di formazione, attività didattiche e sperimentali con le scuole. Il progetto coinvolge 11 partner (Italia e Slovenia), tra cui università, istituti scolastici, musei di scienze naturali, parchi ed agenzie di sviluppo locale, ed è finanziato nell'ambito del programma Interreg Italia-Slovenia 2007-2013, il Fondo europeo di sviluppo regionale e fondi nazionali.

Arca
L'Arca - Associazione di Volontariato Ravenna
L’ARCA, Associazione di Volontariato (Ravenna), ha come scopo la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale. Si propone di favorire lo sviluppo di attività culturali e di tutela, protezione e conservazione dell'ambiente. Promuove la ricerca scientifica, l'educazione ambientale. Cura pubblicazioni sugli aspetti naturalistici del territorio. I Quaderni IBIS (Inventari della BIodiversità Specifica) relativi alla Flora di Ravenna, editi da L’ARCA, elencano tutte le specie vegetali superiori presenti nelle aree protette; costituiscono un censimento aggiornato sulla biodiversità della vegetazione naturale della costa romagnola. I censimenti vengono effettuati con la partecipazione di numerosi collaboratori. Il lavoro viene svolto a titolo volontario ed in nome e per conto del Parco Regionale del Delta del Po, Emilia Romagna.

geolab
Geol@b Onlus
ll GeoLaboratorio del Santerno (in sigla: GeoL@b) è una organizzazione non lucrativa di utilità sociale (o.n.l.u.s.) , con sede a Imola(BO). Come finalità statutarie si propone la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente. GeoL@b onlus viene costituita nel 1999, per iniziativa di alcuni docenti dell’Istituto Comprensivo di Borgo Tossignano, che si propongono di costituire un centro di riferimento per l’educazione ambientale nella vallata del Santerno. L’attività si è poi allargata alle vallate dell’intero bacino del Reno e del Lamone Attualmente GeoL@b onlus è un punto di riferimento per le comunità locali nel settore dell’educazione, della ricerca e della documentazione sullo stato dell’ambiente. GeoL@b onlus opera nell’ambito della rete dei Centri di Educazione Ambientale (CEA) accreditati dalla Regione Emilia-Romagna nel contesto del piano INFEA. GeoL@b onlus opera come centro specializzato - a partecipazione privata - per coordinare attività di educazione, ricerca, e documentazione, in campo ambientale, nell'ambito territoriale che comprende i bacini idrografici del fiume Reno e del fiume Lamone. Ha attivato collegamenti e collaborazioni con Istituzioni, Università e Centri di ricerca in ambito nazionale e comunitario. Opera secondo il principio della sussidiarietà con Enti ed Istituzioni pubbliche. Collabora con Associazioni e Privati ed è aperta alla partecipazione collaborativa di tutti i Cittadini della Comunità Europea.

Delta del Po
Parco Delta del Po
Il Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna (oggi Consorzio per il Parco Regionale Delta del Po) è stato istituito nel 1988 e fa parte del sistema delle aree protette dell’Emilia-Romagna. Il Parco è articolato in sei “Stazioni” che si sviluppano intorno alla porzione meridionale del Delta del Po, la parte nord del quale appartiene alla Regione Veneto, lungo la costa ferrarese e ravennate e nei pressi di Argenta. Nel 1999 la parte nord del territorio è stata inserita nel sito Unesco come Patrimonio dell’Umanità “Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po”. Il Parco presenta valori naturali, storico-culturali e paesaggistici di interesse sia nazionale che internazionale., con una straordinaria diversità di specie di piante ed animali. Sino al 2011 il Parco era gestito da un Consorzio composto dalle Province di Ferrara e Ravenna e dai nove Comuni (Comacchio, Argenta, Ostellato, Goro, Mesola, Codigoro, Ravenna, Alfonsine, Cervia) i cui confini ricadono all’interno del Parco. Dal gennaio 2012, in virtù della Legge regionale n. 24 del 23/12/2011, il Parco sarà gestito dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po. Il Parco è dotato di cinque Centri Visita che sono uno dei tasselli più significativi della sua articolata proposta didattico-ricreativa. Il Parco ha una esperienza consolidata nella gestione di progetti internazionali nel campo della tutela ambientale e conservazione della biodiversità. Nel corso degli anni il Parco è riuscito ad indirizzare le molteplici attività umane verso una maggiore sostenibilità, ma si preoccupa anche di attenuare i conflitti tra gli attori sociali ed economici. Il Parco opera anche per la tutela della biodiversità, attraverso l'esecuzione di numerosi studi scientifici e altrettanti sforzi per insegnare alle nuove generazioni. Nell’ambito di SiiT il Parco collaborerà alla creazione di guide interattive alla sua fauna e flora e al loro uso da parte delle scuole e dei visitatori.

Ecomuseo
L’Ecomuseo delle Erbe Palustri
L’Ecomuseo delle Erbe Palustri è un istituto culturale del Comune di Bagnacavallo, situato in un ex edificio scolastico completamente rinnovato, in Via Ungaretti 1, nella frazione di Villanova. Risponde funzionalmente alla Direzione dei Musei Civici di Bagnacavallo con sede in Via Vittorio Veneto 1, dove si trovano le raccolte d’arte e gli uffici del Servizio Cultura dell’Unione intercomunale Bassa Romagna. La gestione dell’Ecomuseo è affidata, tramite convenzione, all’Associazione culturale senza fini di lucro Civiltà delle Erbe Palustri, che fin dal 1985 ne ha sviluppato le raccolte, promosso le attività didattiche e museali nella sede precedente, sempre di proprietà pubblica. Le raccolte fin qui acquisite superano i 2.500 reperti, descrivibili in prodotti dell’intreccio, in tessiture, trame e manufatti realizzati con le erbe spontanee fornite dall’ambiente vallivo di prossimità e dalle varie lavorazioni di legni dolci come il salice e il pioppo, usati per gabbie e sedie rustiche. Il ruolo dell’Associazione di volontariato, con le sue iniziative di ricerca e salvaguardia dei saperi tradizionali, è stato decisivo nel radicamento sul territorio, ai fini della partecipazione e della responsabilità ambientale che un Ecomuseo deve assolvere.


Partner/Partnerji: Università di Trieste, Dip. di Scienze della Vita (Lead Partner), Prirodoslovni Muzej Slovenije, Ljubljana, Univerza na Primorskem -Università del Litorale Koper/Capodistria, Università di Padova, Dip. di Biologia, Zavod Republike Slovenije za šolstvo Ljubljana, Comune di San Dorligo della Valle - Občina Dolina, Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA - FVG), Gruppo di Azione Locale Venezia Orientale (GAL Venezia Orientale - VEGAL), Triglavski Narodni Park, Univerza v Novi Gorici.

Progetto Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità: un progetto educativo in un’area transfrontaliera (SiiT): finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

Projekt Interaktivna določevalna orodja za šole (SIIT): spoznavanje biotske pestrosti na čezmejnem območju sofinancirana v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev.


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